POLITICA & GIUSTIZIA

Sentenza Appendino: colpevole in quanto sindaco. "Invito a non fare nulla per non correre rischi"

L'ex ministro Costa contesta il pronunciamento della Cassazione: "Precedente pericoloso". Parole di solidarietà anche da Decaro (Anci): "Governo intervenga contro questo inaccettabile reato di ruolo". I responsabili dell'ordine pubblico assolti

«La sentenza nei confronti di Chiara Appendino» è «un invito all’amministrazione “difensiva”, non fare nulla per non correre rischi. Zero eventi, chiudere le strade alla prima buca, ecc.». Certo a Enrico Costa, deputato di Azione, non può essere imputata alcuna simpatia per il Movimento 5 stelle eppure è lui uno dei primi a lanciare un monito sulla sentenza della Cassazione di ieri, riguardo i fatti di piazza San Carlo, quando – era il 3 giugno 2017 – il panico tra la folla assiepata per la finale di Champions tra Juventus e Real Madrid provocò la morte di tre persone e circa 1.500 feriti. La responsabilità resta, e con essa la sentenza di condanna: i giudici della Suprema Corte chiedono però una riformulazione della pena, fissata in Appello a 18 mesi.

Il pronunciamento della Cassazione rischia di introdurre «un precedente molto pericoloso» come lo ha definito la stessa Appendino, che sancisce la responsabilità oggettiva dei sindaci e la contemporanea assoluzione delle altre più alte figure istituzionali e operative. Difficile, infatti, intuire la ratio per cui nello stesso procedimento siano stati assolti prima prefetto e questore, e ora anche Alberto Bonzano, dirigente della Questura all’epoca dei fatti, che quella tragica sera era il responsabile dell’ordine pubblico. Il presidente dell’Anci Antonio Decaro si definisce «deluso per la sentenza» giacché «una volta di più solo il sindaco paga personalmente per questioni che non sono di sua competenza». Poi aggiunge: «Abbiamo invitato molte volte governo e parlamento a correggere una normativa che espone gli amministratori in maniera abnorme, introducendo un autentico e inaccettabile reato di ruolo. Ribadiamo l’impegno a che ingiustizie come questa non debbano ripetersi».

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