LA (S)QUADRA

Ecco gli 11 della squadra di Cirio. Attesa la "bollinatura" di Meloni

FdI fa il pieno di deleghe pesanti, a partire da Sanità (Riboldi) e Agricoltura (Bongioanni). Chiorino vice presidente. Confermato il leghista Marnati all'Ambiente, Preioni sottosegretario: quando si dice premiare il merito. Porchietto tra i rincalzi

Non era il cubo di Rubik, ma neppure la casetta dei Lego. Tant’è che fino a quando non si è messo a posto il tassello della Sanità, assegnandolo a Federico Riboldi, superando l’imbarazzante impasse in Fratelli d’Italia con i recalcitranti Maurizio Marrone ed Elena Chiorino, il puzzle della nuova giunta regionale del Piemonte è rimasto un pugno di pezzi nella scatola. Poi, rapidissimamente, come previsto, si è composto raffigurando il nuovo esecutivo uscito da un voto che ha cambiato notevolmente i rapporti di forza all’interno della coalizione di centrodestra. E proprio in virtù di quella rinnovata ripartizione interna, ma anche con ulteriori risvolti intestini alle forze politiche, in particolare del partito di Giorgia Meloni, è scaturita la nuova squadra che Alberto Cirio si avvia a guidare per i prossimi cinque anni.

Partendo dalla poltrona più vicina a quella del governatore, ovvero la vicepresidenza della Regione – ruolo di forte visibilità e di non minore rilevanza politica anche in vista del pur lontano appuntamento per la successione a Cirio – questa va, come anticipato nelle scorse ore dallo Spiffero, a Chiorino, la pupilla politica del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, la quale manterrà anche le deleghe che aveva nel quinquennio scorso, ovvero Lavoro e Istruzione

Del compagno di partito Federico Riboldi alla Sanità si è già detto, mentre Marrone dovrà accontentarsi della precedente competenza del Welfare, vedendo ridotte le deleghe rispetto a prima, ma soprattutto dovrà rinunciare a Cultura e vicepresidenza. Se non una Caporetto poco ci manca. La Cultura, sottratta a Marrone, viene attribuita all’ex vicesindaco di Novara Marina Chiarelli, insieme a Turismo e Sport. E se proprio il Turismo era il non nascosto obiettivo del capogruppo uscente di FdI Paolo Bongioanni, il “caimano” si aggirerà invece per campi, vigneti e risaie giacché è l’Agricoltura la delega a lui attribuita, assieme al Commercio. E qui, nello schema che prevede cinque posti per il partito di Giorgia Meloni, finisce l’elenco degli assessori dell’azionista di maggioranza della coalizione. A FdI va anche la presidenza di Palazzo Lascaris opzionata da Davide Nicco.

Gli altri sei posti dell’esecutivo sono equamente distribuiti tra LegaForza Italia e la civica del governatore. Per il partito di Matteo Salvini, come ampiamente annunciato, il posto in giunta per l’ex presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino è certo, anche se ancora da definire con certezza sono le deleghe: si fa strada l’idea di connotare la sua azione nell’attuazione dell’Autonomia Regionale e nell’ambito degli Enti locali. L’altro assessore leghista è il novarese Matteo Marnati che mantiene Ambiente ed Energia, nonostante gli inciampi di questi ultimi cinque anni. Per Forza Italia le riconferme di Andrea Tronzano al Bilancio e di Marco Gabusi ai Trasporti.  Alla civica del presidente, che con cinque consiglieri eletti si pone al secondo posto dopo Fdi e prima di Lega e Forza Italia, vengono assegnate due poltrone: una per il cuneese ed ex sindaco di Busca Marco Gallo, che si occuperà di Montagna e Sistema Neve, l’altra all’ex capo di gabinetto del governatore Gian Luca Vignale al quale saranno assegnate le competenze su Personale e Avvocatura. Con il leghista Marnati, Vignale è uno dei due assessori esterni, almeno fino a quando non sarà effettuato il riconteggio dei voti che potrebbe assegnargli il seggio in Consiglio regionale, peraltro destinato a tornare a Mario Salvatore Castello quale supplente. Oltre agli undici assessori, il nuovo statuto regionale prevede anche due sottosegretari. Questi ruoli sono destinati all’ex capogruppo leghista Alberto Preioni, anche se ancora non sono definite le competenze, e all’ex parlamentare e già candidata alle europee per Forza Italia, Claudia Porchietto forse con un ruolo specifico su tematiche relative alle attività produttive.