PALAZZI ROMANI

Ministri, Crosetto vuol dire fiducia 

Il titolare della Difesa continua a guidare la classifica sul gradimento dei membri del Governo. A ruota il leghista Giorgetti e il titolare della Sanità Schillaci. Nella Top 5 grande assente Salvini (ma c'è Tajani). Il 33% degli intervistati ripone fiducia anche in Zangrillo e Pichetto

Sta alla Difesa, ma la sua posizione nella classifica sulla fiducia dei ministri è quella classica dell’attacco. Il primato di Guido Crosetto sembra, ormai, inscalfibile. Da mesi ogni sondaggio lo conferma e, anzi, l’ultima rilevazione effettuata dall’Istituto Piepoli, attribuendogli il 39% dei consensi, evidenzia addirittura 6 punti in più rispetto alla precedente rilevazione.

Nell’elenco che comprende le prime cinque posizioni, con molti ex aequo, ci sono assenze pesanti – una per tutti quella del titolare delle Infrastrutture Matteo Salvini, ma anche quella dell’inquilino del Viminale Matteo Piantedosi – così come più di una sorpresa.

A tallonare il confondatore di Fratelli d’Italia, con il 36% c’è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti il quale precede solo di un punto il collega della Sanità Orazio Schillaci, cui la attestazione di fiducia sarebbe cresciuta in seguito alle annunciate misure per ridurre le liste d’attesa. Allo stesso suo livello, con il 35% si collocano anche la titolare del Lavoro Maria Elvira Calderone, il guardasigilli Carlo Nordio, il ministro dello Sport Andrea Abodi e quello degli Esteri Antonio Tajani che, come leader di partito segna un evidente vantaggio sull’appena citato Salvini, escluso dalla top five.

Per molti versi non proprio atteso il più che onorevole quarto posto per la coppia azzurra piemontese: Gilberto Pichetto (Ambiente) e Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) vanno a braccetto pure nella fiducia riscossa, entrambi più che premiati con un 34%, riservato anche al ministro per le Disabilità, la leghista Alessandra Locatelli.

A chiudere, con il quinto posto e il 33% degli italiani che riservano loro la maggior fiducia, l’azzurra Annamaria Bernini (Università e Ricerca), Eugenia Maria Roccella (Famiglia e Pari opportunità) e Raffaele Fitto, titolare degli Affari Europei e tra i possibili commissari a Bruxelles nel taccuino di Giorgia Meloni.

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