Da giovedì a domenica sei morti sulle montagne italiane

Sei vittime da giovedì a domenica sulle montagne italiane. Il 4 luglio ha perso la vita Margherita Lega, 41enne di Trento, morta durante una vacanza di famiglia sulle montagne del Piemonte. La donna è rimasta impigliata in una teleferica mentre cercava di raggiungere una baita nel territorio di Calasca Castiglione, nella Valle Anzasca. Lo stesso giorno, sempre in Piemonte, nella Goja del Pis, comune di Almese (Torino), un minorenne è annegato, presumibilmente trattenuto sotto l'acqua dal flusso della cascata. Il giorno successivo, a Cortina d'Ampezzo, il soccorso alpino ha recuperato il corpo privo di vita di un 76enne tedesco. Non si sa se a causarne la morte sia stato un malore o il freddo. Sabato 6 luglio, ad Alleghe, sempre in Veneto, il soccorso alpino è stato allertato per il mancato rientro di un uomo da una passeggiata con il cane. L'uomo, di Canale d'Agordo (Belluno), 69 anni da compiere, si era diretto sul percorso che da Masarè sale a Casera Ciesamata. Il corpo è stato individuato a lato del sentiero per Ciesamata, dove era ruzzolato per un'ottantina di metri tra gli alberi. Il giorno stesso, in provincia di Belluno, attorno a mezzanotte, è stato trovato il corpo di un ragazzo friulano non rientrato da un'escursione. M.B., 28 anni, di Maniago (Pordenone), è ruzzolato in un ghiaione dal canalino che stava risalendo. Nella tarda mattinata di domenica 7 luglio l'elisoccorso di stanza a Pescara è invece intervenuto per soccorrere un escursionista sul Monte Amaro di Opi. L'uomo, 47 anni laziale, ha accusato un malore ed è morto a pochi metri dalla vetta. 

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