SANITÀ, MEDICI IN PENSIONE A 70 ANNI, NO DEL SINDACATO: “SCANDALOSO”

Per il sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed consentire il lavoro mantenere in servizio il personale sanitario fino a 70 anni, addirittura due in più nel caso degli universitari, “è semplicemente scandaloso” per il segretario nazionale di Anaao-Assomed Pierino Di Silverio. Un no secco all’emendamento presentato dalla maggioranza di Governo al decreto di riduzione delle liste d’attesa, che comunque terrebbe i medici in corsia su base volontaria. Un provvedimento che servirebbe a ridurre i tempi per ricoveri, esami e visite. Un primo no all’estensione volontaria del lavoro dei medici fino a 70 anni era già arrivato quando ministro della Sanità era Roberto Speranza, nel 2019.

Il segretario Di Silverio parla di “un’ossessione di voler riproporre, dopo numerose bocciature, la norma”. Ma c’è di più, per la rappresentanza di categoria quella norma sarebbe “ad personam per consentire ai baroni una carriera infinita”. Lo stesso De Silverio attacca Schillaci e la maggioranza: “Se poi qualcuno pensa che questa sia la soluzione per risolvere il problema delle liste di attesa è sulla strada sbagliata: servono investimenti, assunzioni e condizioni di lavoro degne di un paese moderno”. "Non possiamo accettare”, prosegue Di Silverio, “che ancora una volta i soliti noti anziché pensare al bene del servizio pubblico si prodighino per favorire l'amichettismo puro per salvare poi poco meno di 1000 professionisti. Facciamo appello al presidente del Consiglio perché metta fine allo scambio di favori clientelari. Noi sappiamo da che parte stare". Inoltre, per la rappresentanza di categoria quella norma sarebbe “ad personam per consentire ai baroni una carriera infinita”.

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