A PIEDI

Domani attaccatevi al tram, niente bus per quattro ore

Sciopero in tutta Italia del trasporto pubblico: orari diversi in ogni città, a Torino i mezzi si fermano dalle 18 alle 22. Stop anche metro ed extraurbani. La protesta delle sigle contro lo stop alle trattative sul contratto: "Va rinnovato subito"

Ci si arrangerà a piedi, in bici o comunque con un mezzo “privato”: domani il trasporto pubblico delle principali città italiane si ferma per quattro ore. Le sigle degli autoferrotranvieri hanno deciso una protesta unitaria per chiedere di accelerare sul rinnovo del contratto: "Lo sciopero interesserà bus urbani e extraurbani, tram, metro e ferrovie metropolitane ed è organizzato nel rispetto delle fasce di garanzia e con modalità stabilite a livello territoriale", si legge nella nota di Filt Cgil sulla protesta indetta insieme a Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna.

Nelle principali città mezzi pubblici del servizio urbano fermi a Milano dalle 8.45 alle 12.45, a Torino dalle 18 alle 22, a Genova dalle 11.45 alle 15.45, a Venezia dalle 19.30 alle 23.30, a Bologna dalle 11 alle 15, a Firenze dalle 18 alle 22, a Roma dalle 8.30 alle 12.30, a Napoli dalle 11.30 alle 15.30.

 "Il rinnovo del Ccnl - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - la cui trattativa è stata interrotta per l'atteggiamento non costruttivo delle associazioni datoriali, è un diritto irrinunciabile per restituire dignità a tutti gli autoferrotranvieri ed è il primo elemento indispensabile allo sviluppo del trasporto pubblico nell'interesse di lavoratrici, lavoratori, cittadini e per una crescita sostenibile del Paese. Un settore quello del trasporto pubblico locale, caratterizzato da un crescente deterioramento delle condizioni lavorative e retributive, dalla conseguente e strutturale carenza negli organici aziendali, da episodi di aggressioni fisiche e verbali, sempre più diffusi ai danni degli operatori front line, dalla cronica difficoltà nel reperire nuovi conducenti e altre figure specializzate, dal rischio sempre più tangibile della riduzione dei servizi". "Inoltre è importante - sottolinea infine la Filt Cgil - rinnovare il contratto in tempi rapidi anche in vista di eventi importanti come il Giubileo e le Olimpiadi invernali che impatteranno notevolmente sulla mobilità e contestualmente serve un impegno concreto da parte del Governo e delle forze politiche per finanziare il Fondo nazionale dei trasporti".

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