ALTA TENSIONE

Giornalista denuncia: "Aggredito da militanti dell'estrema destra"

Il cronista Andrea Joly trovatosi casualmente davanti all'Asso di Bastoni, ritrovo di CasaPound, stava filmando la festa in corso. Sorpreso dagli attivisti che, dopo avergli intimato di consegnargli lo smartphone, lo hanno preso a calci. Il circolo ridimensiona

Andrea Joly, giornalista della Stampa, ha denunciato di essere stato aggredito davanti a un locale di Torino da un gruppo di militanti di estrema destra. Il cronista passava davanti al locale mentre era in corso una festa, quando dall'interno sarebbero uscite alcune persone che, dopo avergli chiesto chi fosse, gli avrebbero intimato di consegnargli il telefonino, per poi minacciarlo e colpirlo a calci mentre tentava di allontanarsi. Un filmato girato dal cronista stesso immortala il momento in cui gli attivisti lo avvicinano chiedendogli “Sei dei nostri?”. Una ritrovo tra camerati, come del resto la presentazione della serata sui social non mascherava neppure un po’: “Sono 16 anni di trincea, di goliardia, di lotte... Sapete tutti cos’è la festa dell’Asso: la festa della Torino nera”. Dopo i primi accertamenti la Digos ha individuato due dei presunti autori dell'aggressione: si tratta di due militanti di CasaPound. Per entrambi, secondo quanto si apprende, si profila una denuncia per lesioni personali collegate all’aggravante del reato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi” che abbiano tra i loro scopi “la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso”.

Fuori dal locale, il circolo Asso di Bastoni, in via Cellini, in San Salvario, era in corso una festa di CasaPound per i 16 anni del circolo con fumogeni e fuochi d’artificio: il giornalista passando di lì avrebbe iniziato a riprendere i festeggiamenti con un telefonino e per questo motivo sarebbe stato avvicinato, aggredito e colpito a calci mentre tentava di allontanarsi. Diversa è la versione fornita dai militanti del circolo che spiegano di aver visto una persona che stava facendo foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse “non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco”. Nella ricostruzione dei responsabili del circolo “Asso di Bastoni” non sarebbe avvenuta alcuna aggressione. “Perché mai i nostri tesserati dovrebbero aggredire un giornalista quando sono sempre stati invitati e ospitati, e abbiamo sempre accettato reportage di qualunque testata giornalistica?”.  Ieri sera, spiegano “centinaia di persone hanno partecipato alla serata dei 16 anni del circolo, in un clima di festa e senza alcun momento di tensione. Durante una foto di gruppo è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con dei genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Questa persona non si è identificata in alcun modo come cronista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi, creando un battibecco, e poi si è messo a correre, tra l’altro cadendo”. I vertici del circolo affermano di avere appreso solo dai notiziari di stamani che si trattava di un giornalista e sottolineano che il circolo “ha centinaia di iscritti, tra cui anche giornalisti, e ha organizzato tantissimi incontri negli anni anche con giornalisti come relatori”.

Sull’aggressione sono arrivate le note di sdegno di tutte le forze politiche, a cominciare da Fratelli d’Italia.  “La nostra solidarietà al giornalista aggredito stanotte e alla redazione”, dichiara la vicecapogruppo alla Camera, Augusta Montaruli. “Atti di violenza sono inammissibili e non possono trovare alcuna tolleranza. È ingiustificabile ogni azione aggressiva o intimidatoria tanto più odiosa quanto limita le libertà”, ha concluso la deputata torinese. “Episodi di violenza e di vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città: non possono essere tollerati e vanno condannati con fermezza da tutte le forze politiche”, ha detto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Solidarietà anche dalla segretaria del Pd Elly Schlein che chiede lo scioglimento “come dice la Costituzione”, delle organizzazioni neofasciste e in tal senso invita la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a “intervenire immediatamente”. Sollecitazione prontamente raccolta dalla premier: “Esprimo la mia solidarietà al giornalista, rimasto vittima ieri sera di un’inaccettabile aggressione. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso”, ha dichiarato Meloni. Di “aggressione squadrista” parla il presidente del M5s Giuseppe Conte secondo cui non si tratta di un caso isolato: “i campanelli di allarme su alcune derive antidemocratiche nel nostro Paese hanno già suonato più volte. Alla politica e alle forze sane il compito di intervenire per mettere fine a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza”.

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