Urso, non incentiveremo chi assembla e non produce auto

Sull'auto "abbiamo tutte le condizioni per attrarre altri produttori. Parlo di produttori. Per chi vuole assemblare il nostro Paese, ovviamente lo può fare, ma non è made in Italy. E noi non incentiveremo mai l'assemblaggio, il mero assemblaggio, perché credo che le risorse pubbliche debbano andare a chi produce nel nostro Paese". Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, rispondendo a una domanda sull'accordo tra Stellantis e il gruppo cinese Leapmotor. "Un'azienda è libera di sottoscrivere gli accordi con chi vuole" ma "stiamo realizzando una politica tesa a sviluppare la produzione in Italia", dice Urso. L'obiettivo indicato dal ministro è "colmare il gap unico in Europa tra auto prodotte in Italia e auto immatricolate ogni anno nel nostro Paese. Questo gap è un'anomalia che non fa onore alla storia produttiva dell'auto italiana e che ovviamente mette in crisi tutta la filiera dell'automotive e della componentistica che noi vogliamo tutelare". "Per questo, tra l'altro, nel prossimo piano incentivi che spero possa essere di carattere triennale, noi concentreremo la nostra attenzione a tutela della componentistica così come si avviano a fare anche ad altri attori europei, insomma sarà un piano incentivo che tutelerà, prevederà che le componenti siano realizzate nel continente europeo e quindi in Italia".

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