ECONOMIA DOMESTICA

Sim sala boom, oltre 100 milioni: prepagate il 90%. Leader è Tim

In un anno le card sono cresciute di circa 1,3 milioni. Le schede "umane" toccano i 58 milioni. Nella banda larga si fa strada Sky. Dietro l’ex compagnia di bandiera ci sono Vodafone, Wind Tre e Iliad, che sfonda supera 10%. I piccoli rosicchiano quote di mercato

Mobili e connessi. In Italia le sim attive sono 108,9 milioni, dato dei fine marzo scorso, in crescita di circa 1,3 milioni di unità su base annua. In particolare, le schede M2M mostrano un incremento superiore a 1,2 milioni di unità, mentre l’incremento delle Human (cioè “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono iterazione umana) è stato pari a circa 60mila Sim e sono utilizzate per l’86,4% dall’utenza residenziale. È quanto emerge dall’Osservatorio Agcom sulla rete mobile italiana. Se si considera la tipologia di contratto, poco meno del 90% dei casi ricade nella categoria “prepagata”.

Relativamente alle sim complessive, Tim è il leader di mercato con il 27,5%, seguita da Vodafone con il 26,8%, Wind Tre con il 23,8% e Iliad che raggiunge il 10,1 per cento. Considerando il solo segmento delle sim human, Wind Tre rimane il principale operatore con il 24,4%, seguita da Tim con il 23,9%, Vodafone con il 21,4% e Iliad che, con una crescita di 1,5 punti percentuali su base annua, raggiunge il 14%; con quote inferiori seguono PostePay (5,4%), Fastweb (4,8%) e CoopVoce (2,8%).

Sono valutabili in oltre 58 milioni le sim human che hanno prodotto traffico dati nel corso del primo trimestre del 2024, valore superiore di circa 2,2 milioni di unità rispetto al corrispondente periodo del 2023. Nel periodo gennaio-marzo 2024 il traffico dati giornaliero della telefonia mobile è cresciuto su base annua del 16,9% e di oltre il 350% rispetto al 2019. Corrispondentemente, il consumo medio unitario giornaliero nel primo trimestre dell'anno è stimabile in circa 0,83 GB, in crescita del 14% rispetto al 2023 e di oltre il 300% nei confronti del corrispondente periodo del 2019, quando il consumo giornaliero di dati risultava stimabile in 0,19 GB.

LA RETE - A fine marzo 2024 nella rete fissa gli accessi complessivi mostrano un marginale aumento (+58 mila accessi) su base trimestrale, attestandosi intorno ai 20,24 milioni di linee. Pur se in flessione su base annua (-504 mila linee), gli accessi Fttc rappresentano circa il 48% della base clienti complessiva. Quelli Ftth (fibra fino alla casa) crescono di 299 mila unità nel primo trimestre dell'anno e di 1,02 milioni su base annua, mentre rispetto al marzo 2020 l'incremento è di 3,54 milioni di linee. In aumento, anche se in misura più contenuta (circa 170 mila unità su base annua), le linee Fixed wireless access che, a fine marzo 2024, sono pari a 2,2 milioni di accessi.

Le linee broadband complessive sono stimate in circa 19,12 milioni di unità, risultando in crescita sia su base trimestrale (+100 mila linee circa), che su base annua (+110 mila); nel primo trimestre la flessione delle linee Dsl (-615 mila unità) è stata pertanto più che controbilanciata dalla crescita delle linee in altra tecnologia. Le dinamiche illustrate indicano un consistente aumento delle prestazioni: il peso delle linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s è salito, tra il marzo 2020 e quello 2024 dal 43,0% al 74,4 per cento.

Riguardo al quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband, a fine marzo, Tim si conferma il maggiore operatore con il 37,3% degli accessi, seguito da Vodafone con il 16,4% e da Wind Tre e Fastweb rispettivamente con il 14,2% ed il 13,5%; seguono Tiscali (3,6%), Eolo e Sky Italia (entrambi al 3,5%). È da segnalare come Sky Italia è quella che ha mostrato su base annua il maggiore dinamismo guadagnando 0,7 punti percentuali. Forte dinamismo caratterizza anche il segmento degli operatori di minori dimensioni che si valuta rappresentino l’8% del mercato.

Relativamente all’assetto competitivo del segmento delle linee in fibra, Tim detiene il primo posto con il 26,4% del mercato, ed è seguita da Vodafone (18,2%), Wind Tre (18,0%), Fastweb (16,2), Sky Italia (5,5%), mentre è da segnalare la crescita di Iliad che con un aumento su base annua di 1,6 punti percentuali giunge a rappresentare il 5% del mercato.

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