PALAZZI ROMANI

Urso affila le armi contro Elkann: al via il golden power su Comau

Il ministro annuncia che Stellantis ha notificato la cessione della storica azienda di robot al fondo americano. Ora si avvia la procedura che potrebbe bloccare o fissare dei paletti sull'operazione. Fino a una mega multa del 3% sul fatturato

Stellantis ha notificato al Governo la cessione di Comau permettendo così l’avvio dell’iter per la “golden power”. È stato il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, a renderlo noto margine dell’incontro del ministro con i sindacati sulla politica industriale, parlando della cessione della storica azienda specializzata nell’automazione industriale e nella robotica avanzata da parte di Stellantis a un fondo statunitense, uno spin off che era previsto dal momento della fusione Psa-Fca nel gennaio 2021. “L’azienda – ha detto Urso – ha presentato una notifica ai sensi della golden power e ora seguirà il suo percorso”.

Tutto lascia pensare che si apra un nuovo fronte tra la multinazionale presieduta da John Elkann e il governo Meloni. In un momento in cui i rapporti tra i vertici politici italiani e Stellantis non sono certo dei migliori, l’operazione per quanto attesa ha complicato ulteriormente le loro relazioni. Il timore è di rivedere il copione andato in scena nel 2019 nella vendita della Magneti Marelli da parte di Fca per 6,2 miliardi a un altro private equity, Calsonic Kansei, dopo la quale il debito è salito portando a cassa integrazione, esuberi e alla vendita del sito di Crevalcore (Bologna). Stavolta un altro fondo di private equity, One Equity Partners, rileverà il 50,1% dei robot e dei sistemi di automazione di Comau (i suoi bracci sono montati sulla linea della 500E a Mirafiori) mentre il resto rimarrà in capo a Stellantis nell’ambito di un accordo strategico stipulato durante la fusione tra le ex Fca e Groupe Psa a gennaio 2021.

L’intervento del Mimit, per quanto al momento ipotetico, potrebbe bloccare o fissare dei paletti sull’operazione: un iter che potrebbe anche chiudersi con una multa salatissima nei confronti di Stellantis, fino al 3% del fatturato.

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