In calo da 10 anni il numero delle cooperative torinesi

A giugno 2024 si contavano 1.105 imprese, in calo dell'1,7% rispetto a fine 2023,ma del -28,1% rispetto a 10 anni fa. Il comparto nel 2023 ha realizzato 2,8miliardi di euro come valore della produzione e impiegato oltre 42mila addetti. Pur prevalendo nel primo semestre 2024 la stazionarietà sia del fatturato sia dell'occupazione, il 74,7% degli intervistati si dichiara ancora ottimista per il futuro. Parità di genere, ingresso di personale giovane e azioni Esg al centro delle strategie aziendali per lo sviluppo. E' il quadro che emerge dall'indagine annuale realizzata dalla Camera di commercio di Torino sull'andamento delle cooperative torinesi nel 2023 e nel primo semestre 2024. All'indagine collaborano Agci Piemonte, Confcooperative Piemonte Nord e Legacoop Piemonte. Nel 2023 le cooperative torinesi hanno generato 2,8 miliardi di euro in valore della produzione e hanno dato lavoro a 42.438 addetti. È quello dei servizi alle imprese e alle persone il settore in cui le cooperative sono protagoniste: qui converge più della metà (51%) del valore della produzione e oltre il 90% degli addetti. "Il mondo cooperativo torinese, che registra da diversi anni un progressivo ridimensionamento in termini numerici, ha vissuto questo primo semestre 2024 in un clima di generale ottimismo, anche se, rispetto al 2023, fatturato e occupazione sono previsti più in consolidamento che in crescita. E' in costante ricerca di manodopera, con il 47,9% delle realtà intervistate che prevede l'inserimento di nuovo personale, ma sconta difficoltà di reperimento e si interroga su come favorire maggiormente l'ingresso di donne e giovani" spiega spiega Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio di Torino. "L'analisi conferma l'impatto delle cooperative sull'economia torinese. Le nostre imprese hanno un ruolo importante in termini di valore della produzione e per i servizi che offrono alla comunità. Ci fa piacere che dopo anni difficili il sentiment sia di ottimismo e crescita. Restano ancora difficoltà nella ricerca di risorse che abbiano l'adeguata formazione e competenza professionale e di giovani che consentano un ricambio generazionale alle imprese" osserva Massimo Rizzo, vicepresidente di Legacoop Piemonte. Secondo Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Piemonte Nord, " i dati confermano che il sistema cooperativo si mantiene solido in tutti i settori storicamente coinvolti. Come emerge in particolare dal settore agricolo, la cooperazione si rivela in molti casi una risposta efficace alle difficoltà del mercato". Giuseppe D'Anna, presidente di Agci Piemonte Associazione Generale Cooperative aggiunge che "la fotografia delineata è quella di un Paese inquieto con forti timori, ma che dobbiamo sostenere con azioni di fiducia, accettazione e aspettativa positiva".

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