Medici del Vco, "sanità va ripensata o affonderemo come Titanic" 

"Se non si prenderanno decisioni coraggiose e programmatiche per ripensare la sanità nella nostra regione, il nostro destino sarà quello del Titanic: affondare senza rimedio". Lo scrive l'Ordine dei medici del Verbano-Cusio-Ossola in una nota in cui si legge che "bandi deserti, medici che lasciano l'ospedale, pensionamenti anticipati e l'attrattiva della vicina Svizzera sono solo la punta dell'iceberg". L'Ordine medici del Vco ricorda di aver chiesto "da oltre vent'anni una vera riorganizzazione della medicina territoriale, rafforzata da un sistema di emergenza efficiente e da un unico ospedale moderno", definito "un elemento imprescindibile per garantire una risposta sanitaria etica, deontologica, appropriata ed efficace". L'idea di un ospedale unico è stata però accantonata nel 2023, con voto del Consiglio regionale del Piemonte, in favore del progetto di ristrutturazione dei nosocomi esistenti, a Verbania e Domodossola. "L'Ordine ha più volte fatto sentire la sua voce, ma è stato ignorato - prosegue la nota firmata dal presidente Antonio Lillo -. È stata fatta una scelta di riorganizzazione ospedaliera e, anche se non pienamente condivisa, ci auguriamo che venga portata avanti con determinazione e rapidità. E' in gioco il rapporto fiduciario tra medico e paziente, che sta entrando in una fase di grave conflittualità, culminata in episodi di aggressione contro il personale sanitario. L'idea di dover ricorrere a una legge, divenuta necessaria, per proteggere i professionisti della salute non è un segno di una società civile".

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