Uil, 3,8 milioni famiglie in affitto, 531 euro medi al mese

Oltre 3,8 milioni di famiglie vivono in una casa in affitto, la maggior parte concentrate nelle regioni del Centro Nord. Il 67,7% è rappresentato da lavoratori dipendenti e pensionati. Il canone di affitto nella media nazionale è di 531 euro mensili, 6.372 euro medi annui, e incide per il 17,7% sul reddito lordo familiare. Sono i dati che emergono da un'analisi realizzata da Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil e dall'Uniat. Ma se si guarda solo alle grandi città, la situazione è molto diversa, con canoni che arrivano a sfiorare i duemila euro mensili. E' il caso di Milano, dove per una casa di 100 mq, in zona semiperiferica, il canone di affitto è di 1.920 euro medi mensili e incide per il 64% sul budget familiare; a Roma per una casa con le stesse caratteristiche sono necessari 1.620 euro mensili, che incidono per il 54% sul budget familiare; a Bolzano un affitto medio costa 1.300 euro mensili; a Bologna 1.030 euro; a Venezia 1.000 euro. Quanto al profilo dei locatari, lo studio di Uil e Uniat evidenzia che il 56,7% ha un reddito da lavoro dipendente; l'11% ha un reddito da pensione; il 10,9% ha un reddito autonomo e il 21,4% altri redditi. Il 24,5% dei locatari ha un'età fino ai 30 anni, il 44,4% tra i 31 e i 50 anni; il 22,9% ha un'età compresa tra i 51 e i 70 anni; l'8,1% oltre i 70 anni di età. I dati dei canoni di locazione, commentano la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il presidente dell'Uniat, Pietro Pellegrini, "risentono anche, soprattutto nelle grandi città, della concorrenza degli affitti brevi e degli affitti agli studenti e alle studentesse fuori sede. Il tema della casa deve tornare ad essere centrale nell'agenda politica del Paese. Purtroppo, però - sottolineano - il Piano strutturale di bilancio dimentica completamente questo tema".

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