M5s Piemonte, per Tav Torino-Lione siamo all'anno zero

"Dopo tanti annunci e tanti anni di lavoro, sul fronte italiano del Tav Torino-Lione non è stato scavato neanche un centimetro di galleria. E menomale. L'assessore Bussalino ha chiarito che, del tratto previsto da 65 km tra Saint-Jean-de-Maurienne e Bussoleno (di cui 57,5 km di tunnel di base), è stato scavato solo il 25% del tratto francese. Nonostante i proclami siamo all'anno zero, a dimostrazione del fatto che si tratta di un'opera inutile e costosa. Peraltro proprio in questi giorni abbiamo assistito ad espropri vergognosi e ad ulteriori criticità per la popolazione, create dall'allargamento del cantiere". Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri regionali M5s Piemonte Alberto Unia e Pasquale Coluccio e la capogruppo Sarah Disabato, a proposito della relazione in merito dell'assessore nella seconda commissione del consiglio regionale. "Sulla Metro 1 - hanno aggiunto - abbiamo registrato importanti passi in avanti. Nei prossimi giorni l'assessorato scriverà al governo per chiedere lo stanziamento delle risorse necessarie a completare i lavori e acquistare nuovi convogli, così come previsto da un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle approvato in consiglio regionale. Contestualmente dovrebbe finalmente arrivare il via libera al sopralluogo, anch'esso richiesto dal nostro gruppo. Sulla metro 2 l'assessore ha annunciato il suo impegno a portare la linea fino al Politecnico, invece di fermarla a Porta Nuova. Vedremo se le promesse si tradurranno in fatti". "Per lo scalo intermodale di Alessandria - hanno proseguito i consiglieri e la capogruppo - a sentire le affermazioni di Salvini degli scorsi anni a quest'ora l'opera dovrebbe essere praticamente già conclusa. Invece siamo ancora in fase di assegnazione della progettazione, talmente indietro che l'opera non è ancora stata inserita nell'elenco delle infrastrutture strategiche della Regione Piemonte. Più in generale, abbiamo ribadito all'assessore l'esigenza di programmare con lungimiranza e serietà gli hub di logistica nell'alessandrino. Una programmazione valida eviterebbe problemi anche dal punto di vista economico, quali quelli verificatisi sul Terzo Valico con la questione dei conci, una mancata valutazione che peserà circa 30 milioni sulle tasche dei cittadini piemontesi". 

 

print_icon