Le mosse azzardate di Renzi

Il rapporto di Renzi con questo governo contribuisce a dare la misura della totale inaffidabilità del leader di Italia Viva. Inizialmente ha rivendicato il merito di averne consentito la formazione, giustificata con la necessità di evitare uno scioglimento delle Camere che avrebbero portato il leghista Salvini a Palazzo Chigi. Durante la trattativa per la sua formazione, ma prima di lasciare il Pd, si e preoccupato di ottenere la nomina a ministro e a sottosegretario di persone di sua fiducia  che lo hanno immediatamente seguito nell’avventura di dar vita al suo nuovo  partito personale. Appena formato il Conte-bis però ha iniziato una “guerra di posizione” permanente con l’obiettivo di distinguersi dal M5s e da Pd e Leu. Il risultato è stato ed è quello di indebolirlo ulteriormente, di ridurne la credibilità e, quindi, di favorire proprio Salvini.

Renzi nega in futuro ogni possibilità di intesa con il M5s, ritenendolo un alleato innaturale, ma intanto ci ha fatto un governo insieme. Se non pensasse unicamente al proprio tornaconto politico, si sarebbe dovuto impegnare  per trovare tutte le sintesi possibili, come si sforzano di fare Pd e Leu. Impresa naturalmente non facile per il contenzioso precedente e perché il M5s esprime la maggioranza relativa di deputati e senatori, ma questo Renzi lo sapeva. È inutile quindi che oggi faccia l’anima bella. In coerenza con la decisione di farlo nascere avrebbe dovuto e dovrebbe adoperarsi per raggiungere soluzioni condivise, anziché amplificare oltre misura le divergenze. Per la verità con risultati esigui visti i sondaggi. E siccome, come diceva Giulio Andreotti, “a pensare male si fa peccato ma spesso si indovina”, mi pare evidente che Renzi abbia fatto nascere questo governo perché le elezioni subito gli avrebbero impedito di varare la fragile imbarcazione che un po' pomposamente, ma in linea con la considerazione illimitata che il personaggio ha di sé, ha chiamato Italia Viva. E se oggi non ha ancora deciso di staccare la spina è perché i sondaggi sono impietosi.

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