Che casino la ripartenza

Che casino!! E sì è proprio il caso di dirlo! La situazione è chiara. Con la moltiplicazione delle task force e il venir meno di ogni coordinamento tra Stato e Regioni, dalla fase uno siamo passati ufficialmente alla fase “uno, due, tre, liberi tutti!”. Il presidente del Consiglio sta lavorando insieme ai ministri per arrivare alla ripartenza. Ragion per cui è stata messa in campo una task force che, assieme al comitato tecnico-scientifico, dovrà presentare gli scenari sui quali il governo deciderà il da farsi e soprattutto quando, se e come ripartire.

Il problema è che proprio in questo momento decisivo è arrivata la richiesta della Regione Lombardia di un via libera per ripartire il 4 maggio, subito seguita da Veneto, Piemonte e Sicilia (che essendo anche le regioni più popolose, fanno praticamente un terzo degli italiani).​

Questa breve rassegna bisognerebbe poi aggiungere le dichiarazioni di giornata di Matteo Salvini, che plaude allo scatto della Lombardia e invita a riaprire tutto, dopo avere già detto di chiudere tutto, e prima ancora di riaprire, e prima ancora di chiudere; e quelle del sindaco di Milano Beppe Sala, che prima ha criticato lo scatto della Lombardia e accusato la Lega di essere passata in due giorni dal terrore al liberi tutti, cioè esattamente il contrario di quel che ha fatto lui, dopodiché ha scritto una lettera alla Regione dicendo che Milano è pronta a collaborare.​

Ma siamo proprio sicuri di poter/voler ripartire? Secondo me no!

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