C'è voglia di centro
La ricerca della costruzione di un movimento di centro nello scacchiere dei partiti che da un po’ di tempo alcuni esponenti stanno cercando di costituire è ormai evidente. Primo fra tutti in questa ricerca di nuova formazione è stato Matteo Renzi, abbandonando il Partito Democratico e dando vita a Italia Viva. Dopo di lui Giovanni Toti ha iniziato a posizionarsi all’interno di Forza Italia in una posizione nella quale ha avanzato alcuni distinguo sulla politica dettata dal Cavaliere fondando il movimento “Cambiamo”.
Dopo Toti abbiamo avuto modo di notare qualche dissenso da parte di Mara Carfagna che ha evidenziato alcune posizioni diverse rispetto a Berlusconi, in cui anche Maria Stella Gelmini si è accodata nel rimarcare ulteriori distinguo all’interno di Forza Italia. E ora assistiamo alla virata da parte di Giancarlo Giorgetti, il più democristiano tra gli esponenti del Carroccio, che ha in pratica dettato la sua linea filo draghiana, un po’ lontana dalle prese di posizioni di Matteo Salvini. Non dimentichiamo poi che in Fratelli d’Italia, anche se apparentemente Giorgia Meloni impone tranquillità e lascia trasparire che nelle decisioni all’interno del partito c’è sempre unanimità, non mi stupirei che in uno scenario di cambiamento ed eventualmente con un nuovo partito di centro, la parte moderata di FdI potrebbe prendere posizioni diverse dalla Meloni ed inserirsi nel nuovo progetto.
Ma se vogliamo andare oltre, oserei dire che anche alcuni esponenti del Partito Democratico potrebbero fuoriuscire dallo stesso e confluire nel nuovo raggruppamento. Prove tecniche inizieranno con le posizioni tenute da tutti in occasione della votazione del Presidente della Repubblica dando poi vita alla costituzione del nuovo movimento di centro. Ora tutti sono in posizione di attesa aspettando il momento opportuno per mettere in pratica quello che i protagonisti hanno in testa da oltre un anno. Sono solo idee di un visionario? Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi. Ai posteri l’ardua sentenza.
