La logistica perno del rilancio

Msc è un grande gruppo, fondato dall’armatore sorrentino Gianluigi Aponte, molto conosciuto dai crocieristi per la bellezza delle sue navi e delle sue crociere ma, come sanno le aziende che importano ed esportano, è anche il primo vettore marittimo merci del mondo avendo superato recentemente la danese Maersk. Msc, sede a Ginevra, opera in tutto il mondo ed è presente nei maggiori porti del Mediterraneo a partire dal primo porto italiano, Genova.

Da anni dico ai politici piemontesi che il porto di Genova è molto importante per l’economia piemontese non solo per le sue importazioni e le sue esportazioni ma anche per le attività di logistica che genera nella nostra regione e che arrivano ad occupare quasi 20.000 persone. L’altro giorno gli spedizionieri di Milano e Genova hanno discusso del rapporto tra la Lombardia e la Liguria con tanti saluti alla logistica piemontese.

Genova che nel 2015 non ha avuto paura a cambiare per uscire dal declino in cui l’avevano portato le amministrazioni di sinistra, votando Toti in Regione e nel 2017 votando sindaco Marco Bucci, un manager privato, si è rilanciata, ha saputo superare brillantemente l’evento tragico del Ponte Morandi e ha ottenuto dal Pnrr i fondi per l’opera più importante per il rilancio economico del Paese. La Nuova Diga foranea, infatti, raddoppierà le potenzialità del porto che oggi genera oltre 100.000 posti di lavoro, di cui appunto quasi ventimila in Piemonte e oltre 20.000 in Lombardia. Siccome come si dice in logistica è la merce che decide la propria destinazione, Msc dove decide di investire porta lavoro e prospettiva.

A Genova Msc controlla la mitica e bellissima Stazione Marittima dalla quale agli inizi del secolo scorso partivano i nostri emigranti mentre oggi è punto di partenza e arrivo delle crociere più belle. A Genova Msc dispone però direttamente o in partecipazione di due importanti terminal per le navi portacontainer e per le rinfuse, le materie prime.

L’investimento torinese di Msc che porterà nella nostra città uno dei quattro Centri tecnologici mondiali addetti alla sicurezza informatica delle navi mercantili è la prova che la logistica non è fatta solo di magazzini e di fattorini ma di laureati di informatica e esperti in digitalizzazione. La scelta è caduta su Torino grazie alla qualità del nostro Politecnico, a dimostrazione di come la qualità dei Centri di ricerca e delle Università/Politecnici possano essere fattori importantissimi di attrazione di investimenti esterni.

Se posso permettermi una battuta scherzosa e non irriguardosa, se abbiamo presente quanto ha perso Torino negli ultimi 25 anni per il lavoro e per il futuro di Torino sta facendo di più la qualità del nostro Poli che non le recenti dichiarazioni programmatiche della nuova amministrazione comunale, molto vaghe e che non hanno accennato se non nei titoli al ruolo della logistica.

Mi auguro che questo investimento di Msc faccia capire a chi si occupa nelle amministrazioni comunale e regionale che la logistica è molto più ampia e complessa degli insediamenti Amazon. Invito a immaginare quanto interesse potrà suscitare per i gruppi che operano nel mercato mondiale una macroarea come la “Tav valley” che raggruppa appunto una trentina di Università, Centri di ricerca pubblici e privati. Ovviamente occorre passare dalle parole ai fatti, alle riunioni tra i presidenti di Regione di Piemonte, Liguria, Lombardia (tutte amministrate dal Centrodestra) e Rhone Alpes.

*Mino Giachino, Sì Tav Sì Lavoro

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