Il Piemonte confida nel Governo Meloni

Caro direttore,
un mese fa avevo scritto a Lo Spiffero dicendo che con la vittoria del centrodestra Torino e il Piemonte avevano 20 mesi per riuscire finalmente ad uscire dal declino e a rilanciarsi. I primi segnali sono incoraggianti. Cirio che a Roma incontra ben cinque ministri per far presente i problemi e le opportunità per il Piemonte è un bel segnale così come la visita della ministra Bernini che ha promesso un tentativo per recuperare i fondi che ci erano stati promessi e poi sottratti per il Centro per la Intelligenza Artificiale.

È bene che a Roma si sappia che una delle regioni che aveva trainato l’economia nazionale per cento anni da almeno venticinque anni cresce meno della media nazionale, tanto è vero che il pil pro-capite del Piemonte, il dato economico più importante, quello che le famiglie ogni fine mese misurano sulla propria pelle, è sceso all’undicesimo posto tra le venti regioni italiane, un po’ prima di quelle del Sud.

Quali i dossier su cui lavorare? Provo ad indicarne qualcuno.

1) Con il ministro Giorgetti affrontare la possibilità per Torino di avere una Zes, un’area cioè che grazie a incentivi fiscali possa attrarre dall’estero nuove iniziative imprenditoriali. Secondo la conferma del fondone Giorgetti, di oltre 8 miliardi, per il settore auto.

2) Con il ministro Urso, un decreto attuativo del fondo da un miliardo all’anno per il settore automotive, risultato della mia iniziativa e della mozione Molinari, che aiuti le ricerche del Politecnico e delle aziende private e fondi per la rottamazione delle auto vecchie sostituendole con mezzi euro 6 di ultima generazione che non inquinano e che vengono prodotti con il contributo delle aziende italiane dell’indotto. Il settore automotive è ancora oggi quelli più importante per Torino e provincia, difenderlo significa anche garantirsi la ricerca di innovazione continua che è ancora presente.

3) Con il ministro Salvini l’accelerazione dei lavori della Tav, come gli ho chiesto ieri a nome della Piazza Sì Tav, l’aumento del finanziamento della Linea 2 della Metro, la tangenziale est e il rilancio dell’aeroporto di Torino, solo tredicesimo in Italia per passeggeri. Lo sblocco della Zona logistica speciale perché il Piemonte oggi non è ancora sufficientemente competitivo nella logistica.

4) Con la ministro Bernini i fondi per il Centro per la Intelligenza artificiale.

5) Con i ministri Fitto e Urso la proposta all’Europa di un Piano europeo straordinario per la rottamazione dei veicoli sino a euro 4 con 10 miliardi anno di incentivi. Si darebbe un contributo concreto e immediato alla riduzione delle emissioni è una spinta al settore automobilistico e dell’indotto.

Conto sulla determinazione e l’energia di Cirio oltreché del coordinatore di Fratelli d’Italia Fabrizio Comba che è anche neo parlamentare.

print_icon