Carceri, quando la politica "evade"

Gentile Direttore,
il Presidente Mattarella unico “guardiano e custode” della nostra Costituzione, politico integerrimo che, nel 2022, per esclusivo spirito di servizio, ha abbandonato l’idea del meritato riposo per garantire che l’Italia avesse, ancora per 7 anni, un garante serio della democrazia, dimostrando di essere un vero statista che ama l’Italia, ancora oggi continua a fare il proprio dovere, pur conscio della mannaia del premierato che non credo sia il massimo della Sua aspirazione ed il degno coronamento dei Suoi sacrifici.

In questi giorni tutti i principali quotidiani e le emittenti televisive, soprattutto quelle non condizionate dal potere costituito, che ormai ha fagocitato l’informazione, hanno riportato le preoccupazioni del Presidente Mattarella relativamente al problema delle carceri sovraffollate e all’ondata dei suicidi che nell’ultimo anno sono diventati uno dei problemi più annosi dei tanti che affliggono il nostro Paese.

Ebbene, basta effettuare una semplice ricerca via web per sapere che il Ministro Nordio, dopo aver prestato giuramento sulla Costituzione, proprio davanti al Presidente Mattarella, ha affidato le deleghe ai sottosegretari che la politica partitica gli ha imposto:

- la polizia penitenziaria ad Andrea Delmastro Delle Vedove, al quale sono state delegate le direzioni generali del Personale, dei beni e dei Servizi e della Formazione;

- detenuti e provveditorati ad Andrea Ostellari, al quale sono state affidate la direzione generale dei detenuti ed i Provveditorati Regionali.

Se i risultati sono quelli che preoccupano il nostro caro Presidente della Repubblica mi viene spontaneo un semplice ragionamento.

Personalmente sono convinto che amministrare la res pubblica (politica), dal punto di vista di contenuti e di logiche manageriali, sia esattamente la stessa cosa, che amministrare qualsiasi azienda privata o meglio così dovrebbe essere, sia dal punto di vista delle responsabilità gerarchiche che delle conseguenze disciplinari.

Evidentemente così non è, infatti, se è vero che quel galantuomo del Presidente Mattarella è preoccupato per le carceri e per i suicidi all’interno delle case di reclusione, qualcuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, in primis il Ministro, in quanto titolare del Ministero, e a scendere coloro che lui ha “delegato”, certamente dopo averne esaminato le caratteristiche professionali e le referenze personali.

Ma in politica non è così, in politica e nelle aziende partecipate dalla politica non paga mai nessuno, basta avere dei santi in paradiso…

Grazie per l’attenzione

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