I due galletti del campo largo

Mi collego all'analisi lucida di Giorgio Merlo (“Regionali e contenuti che mancano”) che condivido, sulla assoluta mancanza di contenuti che caratterizza la campagna elettorale in Piemonte e non solo. Registro però una differenza: il centrodestra, pur in assenza di programmi, riesce a compattarsi in prossimità delle elezioni; per alcuni partiti della potenziale coalizione del centrosinistra la propria visibilità è più importante del risultato finale: per questi deficienti meglio stare all’opposizione con qualche voto in più che rinunciare a qualche principio (spesso di comodo) e qualche voto per vincere le elezioni.

È diverso anche l'approccio tra i due schieramenti rispetto ai contenuti: per il centrodestra l’importante è ottenere un accordo sulle poltrone mentre nel centrosinistra lo spettacolo è ancora più demenziale; infatti, i 5S parlano di programmi ma spesso con punti che sono irrealizzabili o non accettabili dagli altri partiti (es. il Tav) e il Pd è addirittura allergico ai programmi: parlano solo di alleanze, persone e quindi poltrone. Il comportamento del Pd lascia pensare che una volta trovata la persona giusta poi ci pensa lui/lei per cui è inutile pensare al programma.

Nel caso del Piemonte c’è un problema in più: ci sono due esponenti di spicco del Pd e dei 5S (Lo Russo e Appendino) che si taglierebbero una mano piuttosto che governare insieme e anche se nessuno dei due sembra destinato a ricoprire incarichi o poltrone in Regione il loro massimo sforzo appare quello di impedire un’alleanza tra i due partiti. Ovviamente se i leader nazionali fossero veri leader avrebbero rimesso al loro posto i due simpatici personaggi ma appunto bisogna essere veri leader per farlo. Se si volesse superare l’impasse si dovrebbe anche analizzare l’origine del problema che nasce soprattutto per l’esposto che Lo Russo ha presentato contro Appendino e che ha generato una condanna in primo grado e l’assoluzione in secondo grado della sindaca. È ovvio che Appendino se lo sia legato al dito ed è altrettanto ovvio che o arrivano delle scuse o è difficile pensare di allearsi con qualcuno che se non piace quello che fai ti denuncia.

Dulcis in fundo uno dei temi della discordia è l’ubicazione del nuovo ospedale Maria Vittoria che Lo Russo vuol fare sui terreni della Pellerina e a questo proposito una delle alternative più gettonate è quella di utilizzare l’area Thyssen. Cosa fa Lo Russo proprio in questi giorni quando si discute anche di questi temi? Fa approvare una delibera per destinare l’area Thyssen a verde pubblico. Il messaggio è chiaro: si fa come dico io e basta. Concludendo: o si trova il modo per mettere in castigo i due fenomeni oppure Cirio e compagnia sono destinati a governare per molti anni ancora.

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