Restitution Day, il bluff dei grillini

Dichiarano di restituire ai cittadini il maltolto della casta, ma mettono in palio la miseria di 10 mila euro. Serviranno a finanziare progetti degli attivisti per un massimo di 2 mila. E il resto?

CACCIATE I SOLDI Grillo e Bono

I grillini restituiscono il malloppo. Per la verità, solo una piccola parte di esso. La cerimonia solenne, annunciata in pompa magna dai 5 Stelle di Palazzo Lascaris, si svolgerà domenica 19, dalle 10 alle 17, presso la sala “Operti” di corso Siracusa a Torino. Il Restitution Day (R-Day) sarà aperto a tutti i cittadini piemontesi. Durante l’avvenimento il MoVimento restituisce ai cittadini la parte di stipendio a cui i suoi consiglieri regionali hanno volontariamente rinunciato (trattengono per sé solamente 2.500 euro rispetto ai circa 8.500 che gli spetterebbero per legge), finanziando con il surplus progetti proposti e votati da coloro che partecipano all'evento.

 

La democrazia partecipativa conosce così il suo momento più alto. Peccato che dell’intero bottino finora accumulato (si tratta di oltre 200 mila euro) ne vengano messi in palio solo 10 mila per finanziare progetti per un massimo di 2 mila euro. Il resto rimane vincolato a un conto in banca e per ora non è ancora stato chiarito come verrà utilizzato. Restano molte perplessità anche sull’importo da destinare a ogni progetto. Cosa si può realizzare con 2 mila euro oltre a una costruzione coi Lego?

 

«Vogliamo rendere protagonisti e partecipi della vita politica i cittadini – commentano i consiglieri regionali Davide Bono e Fabrizio Biolé – al motto di “Restituiamo la differenza”, poiché devono essere loro a decidere come impiegare la parte eccedente i 2.500 euro mensili dello stipendio consiliare. Per ora è un esperimento ed è per questo motivo che il budget a disposizione è limitato. Se dovesse ottenere il successo auspicato, lo ripeteremo in tutto il Piemonte con cifre anche superiori».

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