Piemonte: produzione industriale cresce del 3,6%
13:31 Lunedì 19 Marzo 2018
Le imprese piemontesi hanno chiuso il 2017 in buone condizioni di salute: la produzione dell'industria manifatturiera è aumentata del 3,6%. Secondo i dati di Unioncamere, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit, l'ultimo trimestre è stato l'undicesimo positivo con tutti gli indicatori in crescita, dalla produzione al fatturato, dagli ordinativi agli investimenti. Bene tutti i settori, a eccezione dei mezzi di trasporto (-3,2%) e tutte le province. "Stiamo consolidando la ripresa. Sono quasi quattro anni che la produzione non arretra e questo ci permette di essere fiduciosi", sottolinea il presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello. Un trend positivo che si conferma anche nei primi mesi del 2018. "Il clima di fiducia rimane positivo. In particolare, nel settore manifatturiero si rafforzano le aspettative delle imprese su produzione, ordini e occupazione. Tiene bene l'export", afferma Giorgia Garola, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Piemonte. La rilevazione è stata condotta nei primi mesi del 2018 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2017 e ha coinvolto 1.237 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 89.727 addetti e un valore pari a circa 52 miliardi di euro di fatturato.
Il quarto trimestre 2017 ha confermato il buono stato di salute del comparto manifatturiero piemontese: la produzione industriale ha registrato, infatti, una crescita del 3,9% rispetto allo stesso trimestre del 2016, dopo le variazioni del +4,5%, +3,2% e +2,7% realizzate nei precedenti trimestri dell’anno. Questo risultato porta a undici i trimestri consecutivi di crescita del tessuto manifatturiero regionale. Considerando complessivamente l’andamento dell’intero 2017, emerge come la produzione dell’industria manifatturiera piemontese abbia realizzato una variazione tendenziale media annua pari al +3,6%, superiore rispetto al +2,2% del 2016 e al +0,7% del 2015.
“I dati ci mostrano un Piemonte che prosegue il suo cammino di ripresa – afferma il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello -. Guardando i risultati della produzione industriale possiamo affermare che stiamo consolidando la ripresa, in atto dal 2014. Sono quasi quattro anni che la produzione non arretra e questo ci permette di essere fiduciosi. Ora è necessario pensare davvero a politiche di sviluppo industriale: il nostro impegno, come Camere di commercio, su temi quali impresa 4.0, digitalizzazione e formazione professionale è forte. Chiediamo però anche alle istituzioni e alla politica di lavorare in sinergia con il sistema economico per permettere che questa crescita diventi robusta”.
L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi registrati dagli altri indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni (+3,1%) e di quelli esteri (+5,0%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 4,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2016, con la componente estera che registra una dinamica in linea a quella generale (+5,2%); il grado di utilizzo degli impianti si porta al 68,8%, dal 66,5% del IV trimestre 2016.
L’analisi della dinamica della produzione industriale per classe di addetti evidenzia dati positivi per tutte le classi. Le performance migliori appartengono alle imprese di piccole (10-49 addetti) e medie (50-249 addetti) dimensioni, che registrano crescite rispettivamente pari a +6,2% e +5,3%. Buono anche il risultano realizzato dalle micro aziende (meno di 9 addetti), la cui produzione si incrementa del 2,5%, mentre appare più contenuto, nel IV trimestre 2017, l’aumento produttivo registrato dalle grandi imprese (oltre i 250 addetti, +0,7%).
A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi ha coinvolto tutti i principali comparti a eccezione di quello dei mezzi di trasporto, che ha registrato un calo del 3,2%, interamente spiegato dalla contrazione della produzione di auto; in crescita invece la componentistica e l’aerospazio. Il risultato migliore appartiene, nel IV trimestre 2017, all’industria dei metalli (+7,8%), seguita da quella dell’elettricità e dell’elettronica (+7,7%). Ottimo anche l’andamento del comparto meccanico, che evidenzia un incremento produttivo del 6,9%. In linea con il risultato medio regionale si colloca l’industria alimentare e delle bevande (+4,0%), seguita dal comparto del legno e del mobile (+3,8%).
Le industrie tessili e dell’abbigliamento, dopo una prima parte del 2017 in sofferenza, tornano in positivo, evidenziando una variazione della produzione industriale del +3,3%. Le industrie chimiche e delle materie plastiche registrano in fine un dato positivo (+1,6%), sebbene di intensità più contenuta rispetto a quanto mostrato dagli altri settori.
Negli ultimi tre mesi dell’anno la crescita della produzione industriale ha riguardato la totalità dei tessuti produttivi locali. Il Verbano Cusio Ossola ha realizzato la crescita più elevata (+6,8%). Al di sopra del dato medio regionale si collocano anche Novara (+4,8%), Biella (+4,7%) e Cuneo (+4,3%). Risultato analogo a quello medio piemontese viene evidenziato dalle imprese manifatturiere astigiane, che incrementano la produzione del 3,9%. Torino, nonostante il dato negativo evidenziato dai mezzi di trasporto e grazie alla brillante performance degli altri settori di specializzazione del territorio, cresce nel del 3,7%. Alessandria e Vercelli, infine, con aumenti della produzione del 2,4% e dell’1,8% mostrano trend positivi, sebbene meno vigorosi.