POLITICA & GIUSTIZIA

Finpiemonte, chiuse le indagini
Con Gatti altri 7 verso il processo

Oltre all'ex presidente, al faccendiere Pio Piccini, e agli imprenditori coinvolti nel tentato salvataggio della Gem, compare anche il nome dell'ex direttore generale Perlo. Tra gli indagati anche Cirillo, funzionario della banca svizzera Vontobel

Sono otto gli indagati nell’affaire Finpiemonte. Questa mattina sono partiti gli avvisi di chiusura delle indagini, l’ultimo passaggio prima del rinvio a giudizio. Nell’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Enrica Gabetta e dal pm Francesco Saverio Pelosi erano finiti in manette, ad aprile,  l’ex presidente Fabrizio Gatti e i due imprenditori coinvolti nel salvataggio della sua società, la Gem Immobiliare, Pio Piccini e Massimo Pichetti. Oltre a loro risulta indagata l’ex direttore generale della finanziaria regionale Maria Cristina Perlo. Per tutti l’accusa è di peculato, nell’ultimo caso per omesso controllo, non avendo impedito che venisse commesso il reato.

Dopo aver aperto un conto da 50 milioni di euro presso la banca svizzera Vontobel, Gatti, con la complicità di soci avrebbe dirottato tre bonifici nelle casse delle società che avrebbero dovuto salvare la sua azienda, dal fallimento: si tratta complessivamente di circa sei milioni di euro, di cui però si sono perse le tracce. L'inchiesta era scattata nei mesi scorsi, dopo il controllo interno sui conti della società voluto dall'attuale presidente, Stefano Ambrosini, e la successiva denuncia della Regione guidata da Sergio Chiamparino.

Assieme a Gatti, Piccini, Pichetti e Perlo, è indagato anche il commercialista Massimo Santoro (accusato di falsa attestazione in riferimento al materiale prodotto), incaricato dalla società di Gatti di preparare la relazione per ottenere dal tribunale fallimentare parere favorevole al piano di ristrutturazione. Infine sono stati raggiunti dall’avviso di chiusura delle indagini anche Giuseppe Arabia e Giuseppe Colucci, considerate due teste di legno, prestanome per società coinvolte nel caso, e Francesco Cirillo, direttore della filiale svizzera dove era stato aperto il conto corrente Finpiemonte.

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