VERSO IL 2019

Centrodestra parte dal programma

Forza Italia dà l'avvio al confronto interno alla coalizione. Fluttero: "Prioritarie le questioni economiche, per dare una svolta al Piemonte e archiviare i fallimenti di Chiamparino". Dall'incontro tra Salvini e Berlusconi si attende il via libera

“Più del nome sono importanti i contenuti”. Insomma, lo si chiami contratto come lo ha battezzato il coordinatore regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto o programma elettorale come ha mostrato di preferire il suo omologo della Lega Riccardo Molinari, “quello che ci sta a cuore è affrontare i temi su cui il Piemonte negli ultimi anni è scivolato in basso, in fondo alle regioni del Nord – spiega il capogruppo azzurro a Palazzo Lascaris, Andrea Fluttero – e proporre soluzioni da attuare con un governo di centrodestra in Regione”.

Questa mattina Fluttero ha riunito il gruppo consiliare muovendo così il primo passo sul percorso “indicato dal nostro coordinatore regionale”. Il quale nei giorni scorsi dopo aver ricordato (alla Lega) l’impegno a proseguire nella coalizione di centrodestra anche per le regionali del prossimo anno, aveva accelerato e blindato per quanto possibile lo schema “minacciato” da una possibile alleanza grilloleghista esortando proprio i consiglieri regionali del suo partito: “Il nostro gruppo, in armonia con le altre forze del centrodestra incluse tutte le energie civiche disponibili inizi subito a lavorare per mettere nero su bianco un contratto con i piemontesi che comprenda pochi, chiari e incisivi obiettivi per far ripartire il Piemonte”.

E Fluttero non ha perso tempo. “Oggi abbiamo discusso al nostro interno dei temi e di come attuare quell’indispensabile cambiamento rispetto all’attuale governo della Regione i cui risultati negativi sono evidenti. Ci siamo trovati concordi nel ritenere la questione economica, dello sviluppo e naturalmente dell’occupazione quella più grave e quella su cui concentrare il massimo delle energie, senza ovviamente trascurare altre questioni che necessitano profondi cambiamenti, a partire dalla sanità”, spiega il capogruppo azzurro che, non a caso, si ferma alle linee generali. “Vogliamo affrontare i temi e indicare le soluzioni insieme a tutte le forze politiche della coalizione”.

Nei prossimi giorni, con la ripresa dei lavori dell’assemblea di via Alfieri, Forza Italia inviterà gli altri gruppi a sedersi attorno a un tavolo in quella che dovrebbe essere la prima di numerose riunioni operative. Insieme agli azzurri ci saranno, salvo soprese, Fratelli d’Italia, il movimento sovranista con il consigliere Gian Luca Vignale e la Lega che, in verità, ha un capogruppo non certo perfettamente in linea con il Capitano. “Non sono il capogruppo del partito di Salvini, ma della Lega Nord” aveva puntualizzato Gianna Gancia appena un paio di mesi fa e non pare aver cambiato idea. Tratterà su un programma di una coalizione di cui dice di non sentirsi parte, soprattutto considerato che visto il peso sarà proprio la Lega di Salvini a menare le danze per le prossime regionali, sempre che la coalizione regga.

Segnali a favore di questa ipotesi e quindi tranquillizzanti per i berluscones, sembrano arrivare in queste ore da Arcore, dove si è diffusa la notizia di un pranzo tra Silvio e il leader della Lega. Unica cosa certa è la presenza di Nicolò Ghedini, Antonio Tajani e Gianni Letta. Oggetto dell’incontro: il tentativo di sbloccare la situazione della presidenza Rai. Sul tavolo il possibile via libera da parte di Forza Italia a Marcello Foa al vertice di viale Mazzini, in cambio di un accordo sulle regionali che blindi la coalizione e, quindi, garantisca gli azzurri da possibili alleanze carioca o corse in solitaria del Carroccio.

Si incomincerebbe con l’Abruzzo, dove la Lega aveva annunciato di correre da sola e dalla Basilicata. Poi il prossimo anno toccherebbe alla Sardegna e al Piemonte. Per sapere se il contratto o programma cui gli azzurri hanno preso a lavorare oggi sarà quello del centrodestra unito, bisognerà dunque guardare nei prossimi giorni la Rai. Tenendo sempre conto che nei prossimi mesi molti programmi potrebbero cambiare    

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