GRANDI OPERE

Terzo valico, sbloccati i fondi

Dopo 24 ore di panico il ministero delle Infrastrutture annuncia di aver trasmesso "tutti gli atti necessari alla prosecuzione dei lavori del quinto lotto del cantiere". Ora tocca a Rfi. Scongiurati i licenziamenti prospettati in mattinata

“Il Ministero dei Trasporti ha trasmesso tutti gli atti necessari alla prosecuzione dei lavori del quinto lotto del cantiere del Terzo Valico, garantendo la copertura economica necessaria perché le aziende appaltatrici non cadessero in infrazione e quindi potessero essere messi a rischio circa 200 posti di lavoro”. Lo afferma in una nota il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, aggiungendo: “Ora Rfi deve fare la propria parte. Con la delibera Cipe 82, infatti, sono stati autorizzati i fondi del quinto lotto e con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, Rfi può iniziare a spendere senza dover attendere nessun trasferimento di fondi”. In zona Cesarini l’esecutivo sembra aver scongiurato il blocco del Terzo Valico e con esso il licenziamento dei lavoratori impegnati nella grande opera che dovrà collegare Genova con il Nord Europa.

Il panico era scoppiato in tarda mattinata quando il senatore Stefano Esposito aveva annunciato che 150 lettere di licenziamento sarebbero partite lunedì a causa del blocco dei finanziamenti, in particolare dei 200 milioni del quinto lotto, da parte del governo. Una situazione che nel giro di poche ore si è sbloccata: “Con la delibera Cipe 82 - spiega Rixi - sono stati autorizzati i fondi del quinto lotto e con la pubblicazione in gazzetta ufficiale, Rfi può iniziare a spendere senza dover attendere nessun trasferimento di fondi”. “È evidente, quindi - conclude - che il Ministero abbia provveduto a fare tutti i passaggi: mi aspetto che agli sforzi fatti dal Mit, per andare avanti nei lavori di quest’opera fondamentale, corrisponda un impegno, con la medesima celerità, da parte di tutti i soggetti coinvolti”.

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