VERSO IL 2019

Nascono i "civici" di centrodestra

Una lista "dei territori" aperta ad amministratori locali ed esponenti delle professioni. Sarà la quarta gamba della coalizione nella competizione regionale. La regia di Vignale e Botta. Da Cuneo pressing su Sacchetto, ex assessore della Lega

Il tavolo del centrodestra, già imbandito in vista delle regionali, si poggerà su una quarta gamba. Per settimane ci ha lavorato sottotraccia Gian Luca Vignale, ex An, consigliere e capogruppo del Movimento nazionale per la Sovranità, creatura politica nata dall’estro di Francesco Storace e, dopo varie traversie, finita nelle mani di Gianni Alemanno. Ma in questo caso la connotazione della nascitura lista (che ancora non ha un nome) è essenzialmente civica. “Una lista dei territori” spiegano dal centrodestra, dove Vignale ha ottenuto il via libera dai vertici di Forza Italia e Lega. Insomma, un’operazione orchestrata per strappare sindaci e consiglieri sparsi qua e là per il Piemonte, ma anche professionisti, imprenditori, medici e operatori della sanità in genere. Ad affiancare Vignale nell’impresa, c’è Marco Botta, come lui proveniente da Alleanza Nazionale, compagno di banco a Palazzo Lascaris durante la legislatura di Roberto Cota e ora a capo del Movimento sovranista piemontese.

L’impegno è di “rappresentare il Piemonte dimenticato, che non vuol dire solo quello geograficamente più lontano, ma anche quelle categorie, a partire dai liberi professionisti, che sono stati per anni ai margini del dibattito pubblico” afferma Vignale. Tra coloro che sono stati contattati e hanno già accettato la candidatura c'è il presidente dei Giovani ingegneri Ferrante De Benedictis. Insomma, il cantiere è aperto già in tutte le province con la sola eccezione del Vco, dove il lavoro di scouting inizierà nei prossimi giorni. 

Uno dei primi "colpi" è stato messo a segno a Cuneo, dove potrebbe essere della partita anche l’ex assessore all’Agricoltura della Lega Claudio Sacchetto, fuoriuscito dal Carroccio alla vigilia delle elezioni del 2014 perché "boicottato", secondo quanto lui stesso ammise, da Gianna Gancia e Cota.  Candidato quattro anni fa nel Nuovo Centrodestra, riuscì a raggranellare oltre 4mila preferenze: un record per un partito così piccolo, che non raggiunse neanche il quorum costringendolo a saltare un giro. L'interessato smentisce di aver dato l'adesione al progetto, pur lasciando aperto uno spiraglio: "Mai dire mai, per ora non mi occupo di politica".

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