TRANSUMANZE

"Forza Italia addio", passa alla Lega il vicecoordinatore regionale

Rapetti, ex sindaco di Acqui e numero due degli azzurri piemontesi, sale sul Carroccio. "Salvini è un politico che mantiene le promesse". In realtà si tratta di un ritorno a casa, dopo sedici anni di lontananza. Punta a una candidatura alle Regionali

Sei anni in panchina, un paio di galloni come contentino nella squadra che, intanto, continua a scendere in classifica. Meglio cambiare casacca. E così ha fatto oggi Danilo Rapetti lasciando Forza Italia che perde così il suo vicecoordinatore regionale per passare alla Lega, di cui ha già preso la tessera.

Una botta per gli azzurri, visto soprattutto l’incarico (sia pure per molti aspetti meramente onorifico) ricoperto dal 47enne dirigente d’azienda di Acqui Terme che della sua città è stato sindaco per due mandati consecutivi dal 2002 al 2012. Un ritorno per i leghisti, i cui vertici dell’epoca di Rapetti decretarono l’espulsione dal Carroccio in cui militava e per il quale era stato assessore comunale con l’allora sindaco Bernardino Bosio, dopo la sua decisione di candidarsi alla guida della città termale con una formazione civica.

Da allora sono passati sedici anni, dieci di meno da quando l’ormai ex sindaco approdato nelle file berlusconiane ha incominciato quello che oggi definisce un “lungo periodo in panchina, tra qualche promessa poi svanita” e nulla di più. “Tanto da farti sorgere il dubbio: sei un giocatore che non vale nulla o non c’è posto in squadra per altre ragioni, magari incomprensioni con gli altri giocatori?”.

Intanto, come spiega a lo Spiffero, quella squadra lo convinceva sempre meno più il tempo passava: “Forza Italia l’ho vista spesso indecisa, sia a livello nazionale, sia locale”. L’altra, invece, continua a vincere e gli piace: “Matteo Salvini sta mantenendo quello che ha promesso in campagna elettorale e per me questo è molto importante e cosa mai successa prima in Italia: dal controllo dell’immigrazione alla riforma della legge Fornero così come l’avvio della flat tax. Sono fra i punti qualificanti di una azione politica che sposo appieno”, dice. E dice anche che “non altrettanta chiarezza e determinazione scorgo nella attuale linea di Forza Italia”.

Agli ormai ex compagni di partito, “a partire dal coordinatore regionale Gilberto Pichetto”  invia i ringraziamenti di rito. Altri li riserva a chi lo ha (ri)accolto: “gli amici della Lega di Acqui, Riccardo Molinari, giovane, attento e capace leader, che conosco da tanti anni di ininterrotta amicizia personale e che ha dato il suo assenso al mio ritorno”.

Del suo futuro parla come di quello di un semplice militante, “anzi, iscritto” anche se sa che non è così. “Non ho chiesto, né avuto promesse” dice, pur risultando assai probabile che per lui possa già esserci un posto di rilievo alle prossime regionali. Guardando proprio alle elezioni in Piemonte del prossimo anno, l’ex sindaco di Acqui Terme dice di sperare “L’impegno è di meritare la guida del Piemonte, che ha bisogno di un deciso cambio di passo verso la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro e quanto a sviluppo di sanità, trasporti, infrastrutture, autonomia fiscale. Spero ci siano le condizioni per un proficuo cammino da alleati a partire dalle prossime elezioni regionali”. Dopo sei anni in panchina l’ormai ex coordinatore regionale azzurro si sta scaldando a bordo campo. Con la nuova maglia.

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