POLITICA & SANITA'

Saitta malato di "annuncite"

Scontro sul piano straordinario di assunzioni in sanità. Per l'assessore regionale le critiche dei sindacati sono "strumentalizzazioni". Nursind: "Fa solo proclami e inaugurazioni, i risultati si vedranno nelle urne"

I sindacati strumentalizzano, l’assessore fa solo annunci: è muro contro muro tra Antonio Saitta e Nursind, una delle maggiori sigle della rappresentanza degli infermieri. Non una novità, ma i toni dello scontro sono saliti e non di poco.

“La Giunta regionale sta lavorando a un piano straordinario di assunzioni all'interno degli ospedali e delle strutture sanitarie piemontesi, utilizzando le economie di gestione ottenute. Gli uffici dell'assessorato regionale alla Sanità stanno predisponendo in queste settimane un provvedimento specifico, che sarà pronto nel mese di novembre" fa sapere in una nota l’uomo della sanità di Sergio Chiamparino, non tralasciando la puntuta precisazione che questa comunicazione è, di fatto, la risposta “alle strumentalizzazioni compiute da alcune sigle sindacali”. Che respingono al mittente l’accusa: “Sono andato su Google e ho scritto Saitta annuncia – contrattacca Francesco Coppolella, segretario regionale Nursind – scorrendo le pagine mi sono reso conto che in questi anni sono stati assunti migliaia e migliaia di infermieri negli ospedali piemontesi. Peccato che non ce ne siamo ancora accorti viste le pessime condizioni di lavoro”.

Ci risiamo, anzi ci siamo ancora: Saitta più annunci che fatti, l’accusa che ha segnato senza troppe interruzioni il giudizio dei sindacati in questi quattro anni e mezzo di amministrazione regionale del centrosinistra sembra destinata ad accompagnare la gestione della sanità piemontese fino alla fine del mandato di Chiamparino.

“Forse arriveranno con l’ennesimo piano straordinario annunciato per novembre, utilizzando i risparmi delle Asl come ha asserito” aggiunge Coppolella sempre riferendosi alle assunzioni, fantasma per il sindacato.

“Non esiste alcun blocco delle assunzioni da parte della Regione Piemonte, ma soltanto il solito tentativo di creare allarmismo su un tema di grande importanza e per scopi che non coincidono con l'interesse del sistema sanitario pubblico" ribatte l’assessore. Che ribadisce come "la predisposizione da parte delle aziende sanitarie di piani triennali di fabbisogno risponde invece a una norma nazionale che riguarda tutte le pubbliche amministrazioni. L'assessorato – ricorda Saitta – ha chiesto alle aziende alcune ulteriori integrazioni prima di procedere con l'adozione formale”. Insomma, per corso Regina “tutto questo nulla c'entra dunque con il piano di assunzioni previsto dall'assessorato regionale alla Sanità. In questo contesto, sto inoltre seguendo con grande attenzione la manovra del Governo, per vedere se verrà accolta la richiesta formulata dalle Regioni per un aumento del fondo sanitario, con un miliardo di euro finalizzato solo alle assunzioni".

Niente da fare, per il sindacato degli infermieri la diagnosi della patologia politica di Saitta è chiara: annuncite cronica e acuta. “Secondo lei – dice il segretario di Nursind rivolgendosi all’assessore – sindacati come il nostro che svolgono il proprio compito, denunciando condizioni di lavoro precarie, pubblicando dati preoccupanti per lavoratori e cittadini e che chiedono  un piano di fabbisogno di personale rispondente alle criticità che stanno sotto gli occhi di tutti, sono allarmisti e hanno interessi diversi. Comprendo che le piacciono di più i sindacati che non dicono nulla. Saranno secondo il suo modo di vedere più responsabili”. Poi cita ancora le ricerca su internet per dire che “si scopre che ha dato un giro di vite con un osservatorio regionale, mai visto, alle drammatiche condizioni di lavoro del privato”. Dal sindacato degli infermieri anche l’accusa all’inquilino di corso Regina di aver “annunciato ogni anni un piano straordinario per il sovraffollamento dei pronto soccorso, che però non è mai avvenuto”.

Infine un avvertimento che politicamente suona minaccioso (non tanto per Saitta visto che non ha in mente di candidarsi, bensì per il Pd e il centrosinistra): “Vediamo che partecipa a molte inaugurazioni, mentre non l’abbiamo mai vista in un Dea o in un reparto di degenza verificare di persona in quali condizioni siamo costretti a lavorare. Prima di screditare il ruolo del sindacato e le sue azioni – dice Coppolella a Saitta –, guardi quello che lei ha fatto o no ha fatto. Gli infermieri, con i quali non si è mai voluto confrontare, sapranno giudicare. Perché, pensi un po’, anche loro votano”.

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