GIUSTIZIA

Giustizia ingolfata, via i processi finiti su un binario morto

All'insediamento del nuovo presidente della Corte d'Appello di Torino, Barelli Innocenti, il procuratore generale Saluzzo ammette che di fronte alla mole di arretrati non c'è altra soluzione che abbandonare i procedimenti senza prospettiva

«Vi è una enorme mole di processi penali. E tutti quelli che non hanno una prospettiva di vita significativa vanno abbandonati. Purtroppo non c’è altra scelta, anche se non è facile farlo capire ai cittadini». Così il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, durante la cerimonia di insediamento del nuovo presidente della Corte d’Appello di Torino, Edoardo Barelli Innocenti. «Mi auguro lei abbia gli strumenti per gestire questa crisi – ha affermato Saluzzo rivolgendosi al collega –. Anche se è cominciato un processo di risanamento della Corte, che ha già portato ad alcuni risultati, bisogna fare i conti con un organico insufficiente rispetto al reale fabbisogno».

«Giustizia ritardata è sinonimo di giustizia negata. Bisogna impegnarsi al massimo perché i termini “presto” e “bene” vadano di pari passo», ha detto Barelli Innocenti. «Molti sanno che ho riavviato un’organizzazione della Corte, sia nel settore penale sia nel settore civile – ha aggiunto – L’intero sistema ha bisogno di riforme. Ma, in attesa che queste arrivino, i magistrati non possono restare a guardare, devono impegnarsi per fare bene il proprio lavoro. In questo cammino spero di non essere lasciato solo, perché siamo tutti a servizio della comunità. Per l’organizzazione, a volte mi toccherà prendere provvedimenti che scontenteranno qualcuno. Non dimentichiamoci, però, che le decisioni vanno prese nell’interesse generale e non particolare».

Nella cerimonia che si è svolta stamane nell’aula magna di Palazzo di Giustizia a Torino è stato evidenziato come «non accadeva da decenni che a ricoprire questo ruolo, in questa città, fosse un magistrato proveniente dalla stessa corte – ha esordito Barelli Innocenti –. Sono stato giudice a Novara per 22 anni. Mi sento piemontese per adozione, nonostante il mio accento tradisca le mie origine toscane». Barelli Innocenti sostituisce il presidente Arturo Soprano, oggi in pensione. Era presidente della quarta sezione civile della Corte d’Appello di Torino e, dopo il pensionamento di Soprano, era diventato il reggente della Corte d’Appello.

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