GRANDI OPERE

I Cinquestelle tentano di bloccare anche la Sfm5. Poi il dietrofront

A Montecitorio arriva la richiesta di modificare il progetto per la stazione San Luigi di Orbassano. Gariglio (Pd): "Stessa logica No Tav, penalizzano cittadini e utenti dell'ospedale". Dopo lo scontro in Commissione marcia indietro

Dopo Tav e Terzo Valico il Movimento 5 stelle mette le mani anche sulla Fm5, la ferrovia metropolitana progettata per collegare l’ospedale San Luigi con la stazione Porta Susa di Torino attraverso due fermate intermedie a Grugliasco (di fronte al centro commerciale Le Gru) e nel quartiere San Paolo del capoluogo. Nello schema di contratto tra Ministero dei Trasporti e Ferrovie, che indica condizioni e osservazioni poste dal governo per una serie di investimenti fino al 2021, al punto 12 si legge che riguardo al nodo di Torino, «si valuti la possibilità di dare massima priorità al finanziamento degli interventi “Dora” e “Zappata”, di revisionare il progetto “San Luigi”, subordinando a questo gli interventi “San Paolo” e “Grugliasco”». Insomma, stop alla Fm5 e priorità a due stazioni di Torino strategiche per altri progetti, peraltro in fase di revisione.

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Il rischio è di riaprire un dossier ormai chiuso, giacché la stazione San Luigi è ormai in fase d’appalto e i lavori dovrebbero concludersi entro la fine del 2021 quando i 2 milioni di cittadini che ogni anno si recano al nosocomio di Orbassano dovrebbero finalmente avere un’infrastruttura in grado di connetterli con il centro del capoluogo in 15 minuti. «È un’inaccettabile manovra dei Cinquestelle, coperta dalla Lega. Sono disposti a rinviare la realizzazione della stazione San Luigi solo per provare a far passare un progetto alternativo, che tagli in due lo scalo di Orbassano determinandone la dismissione, al solo scopo di mettere un paletto ulteriore sul progetto Torino-Lione. Sono talmente cinici e ideologici da essere pronti a sacrificare i cittadini della zona Sud e Ovest e gli utenti dell’ospedale solo per correre dietro il loro fanatismo No Tav» attacca il deputato dem Davide Gariglio che con l'ex senatore Stefano Esposito ha acceso i riflettori sulla questione. «Mentre Chiara Appendino organizza consigli comunali per dire No alla Tav - dice Esposito - i suoi a Roma usano a proprio piacimento i fondi legati alle compensazioni, smantellando progetti nati da anni di discussioni e confronti».

Di rivedere il progetto della stazione San Luigi parlano da sempre i Cinquestelle di Orbassano, che preferirebbero l’approdo dei vagoni all’altezza dell’attuale parcheggio dell’ospedale, secondo un piano che Rfi (cioè Ferrovie) ha già bocciato a più riprese. Il sospetto è che la deputata grillina di Orbassano Elisa Pirro abbia deciso di riprovarci, questa volta sfruttando il nuovo ruolo di parlamentare. La questione verrà discussa in Commissione Trasporti a Montecitorio dove Gariglio ha già fatto sapere che il Pd è pronto a dare battaglia contro delle proposte di modifica che “penalizzerebbero tutta la zona sud e ovest di Torino a tutto vantaggio del solo capoluogo”.

L’opera, secondo il progetto già approvato da tutti – compreso il Comune di Torino – in conferenza dei servizi, costerà 56 milioni, in buona parte derivanti dalle compensazioni per la Torino-Lione. E il commissario di governo Paolo Foietta lancia l’allarme: “Rimettere mano a quel piano vorrebbe dire perdere altri 10 anni, tra revisione dei progetti, passaggi amministrativi con gli enti coinvolti e gare d’appalto. Spero si proceda spediti con quanto stabilito”.

IL DIETROFRONT

Il punto inerente alla Sfm5 è stato ritirato in Commissione Trasporti alla Camera dopo un lungo scontro tra maggioranza e opposizione. Un battibecco tra Gariglio e la deputata della Lega Elena Maccanti, cui lo stesso Pd aveva chiesto di esprimere in maniera netta la posizione del proprio partito, è stato da preludio alla decisione di sopprimere le richieste di modifica ed eliminare l'articolo.

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