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Gtt, parte la rivoluzione Foti

Varato il nuovo organigramma della società dei trasporti torinesi "salvata" dal fallimento. Ridimensionato qualche vecchio dirigente. Chi sale e chi scende nell'azienda di corso Turati. E l'ad può contare anche su un link privilegiato con Palazzo Civico - DOCUMENTO

C’è chi parla di una vera e propria rivoluzione, chi derubrica il tutto a qualche aggiustamento. Di certo nella riorganizzazione della macchina operativa di Gtt c’è, e si vede, la mano del nuovo amministratore delegato Giovanni Foti. Le dimissioni del capo del personale Gianni Godino sono solo la punta di un iceberg che sott’acqua e sottotraccia sta cambiando forma, con il ridimensionamento di qualche dirigente che per anni ha fatto il bello e il cattivo tempo.

Il documento del nuovo assetto è stato inoltrato nelle scorse ore con l’ordine di servizio numero 1046: confermato l’avvicendamento, a fine novembre, tra Godino e Gian Piero Aliverti alle Risorse Umane, una mossa che ha spianato la strada di Davide Sasia e Vincenzo Fortunato che ora gestiranno in tandem il settore Acquisti, lasciato scoperto proprio da Aliverti. Chi, secondo “radioTurati” ha subito un significativo ridimensionamento è Gabriele Bonfanti, che mantiene la responsabilità del settore Legale, ma perde il controllo sulle partecipate che passano sotto la sfera d’influenza di Umberto Perna (già consigliere provinciale del Pd, area popolare, vicino all’ex assessore ai Trasporti di Palazzo Civico Claudio Lubatti) e Guido Guidi.

Balzo in avanti anche per Guido Nicolello, il quale assume la guida del settore della mobilità che sovrintende tutto il trasporto ferroviario locale, urbano e extraurbano, e la metropolitana. Così Nicolello “brucia” Giovanni Battista Rabino, che resta fermo un giro e dovrà accontentarsi di continuare a condurre il Tpl. Nel settore Parcheggi, Manuela Bergamaschi viene affiancata da Marco Binacchiella, funzionario in odor di promozione, che Foti vuole valorizzare. Per il resto, buona parte dei mandarini dell’azienda sono stati confermati nei loro incarichi. L’amministratore delegato manterrà, invece, l’interim dei Servizi informativi.

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Con il varo del nuovo assetto organizzativo si compone la squadra che dovrà mettere in pratica il piano industriale lacrime e sangue realizzato dalla precedente amministrazione per salvare l’azienda e rendere conto all’azionista, cioè il Comune di Torino, dove tuttavia Foti potrà contare su un canale privilegiato che conduce direttamente all’assessorato ai Trasporti. Il link è garantito da Paolo D’Angelo, dipendente di Gtt e ora primo collaboratore di Maria Lapietra e suo gran consigliori al punto che c’è addirittura chi lo definisce un vero e proprio assessore ombra. Il rapporto con Foti si è saldato negli anni in cui l’ad, prima di partire per Messina, gestiva la controllata 5T dove lavorava pure D’Angelo come responsabile dei progetti; chi conosce le dinamiche di corso Turati assicura che il legame tra i due resta solidissimo e non c’è dubbio che sui dossier più scottanti i due giocheranno di sponda.

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