ANTISFASCISMO

Tutti in piazza per la Tav

Le organizzazioni imprenditoriali e sindacati annunciano la partecipazione alla manifestazione di sabato prossimo. “Senza etichette, bandiere e simboli”. In difesa dell’alta velocità ma anche contro “una politica che non dà futuro alle nostre attività, al lavoro e ai nostri figli”

Gli imprenditori torinesi, le associazioni di categoria e degli ordini professionali saranno in piazza Castello, a Torino, il prossimo 10 novembre nella manifestazione a difesa della Tav Torino-Lione. È quanto è stato deciso in un incontro oggi a Torino, in cui si è concordata una linea comune a difesa del territorio “senza etichette politiche ma con la forte consapevolezza dell’importanza del ruolo di cittadini che amano questo Paese”. “Non siamo - è stato sottolineato -, contro qualcuno, ma contro una politica che non tiene conto della realtà che tutti noi cittadini viviamo ogni giorno, una politica che non dà futuro alle nostre imprese, attività, al lavoro e ai nostri figli”. Si promuoveranno eventi “che facciano sentire il peso e il significato della posizione di tutto il sistema economico che chiede strumenti per lo sviluppo e non per la decrescita”. In particolare, nelle prossime settimane le organizzazioni d’impresa promuoveranno la convocazione a Torino dei loro Consigli generali nazionali sul tema delle infrastrutture e della Torino Lione. L’ordine degli Architetti insieme alle associazioni datoriali organizzerà un successivo incontro per condividere sintetici punti programmatici e tecnici da offrire all’Amministrazione. Si è quindi deciso “ognuno con le proprie autonomie e modalità, d’invitare tutti gli associati alla manifestazione della società civile di sabato 10 novembre prossimo promossa per favorire la realizzazione della Tav e una nuova politica delle infrastrutture. Una partecipazione senza etichette, senza bandiere, senza simboli”.

deriscono Api Torino, Confapi Piemonte, Unione Industriale Torino, Amma, Federmeccanica, Confindustria Piemonte, Cna Torino, Confartigianato Torino, Ascom Torino, Confesercenti Torino, Confagricoltura Piemonte, Cia, Ance Torino, Ance Piemonte, Collegio Edile Confapi Torino, Federalberghi Torino, Federalberghi Piemonte, Cdo Piemonte, Legacoop Piemonte, Confcooperative Torino/Piemonte Nord, Giovani di Yes4To, Consulta degli Ordini e Collegi Professionali Torino, Unioncamere Piemonte, Ordine degli Architetti di Torino, Ordine Commercialisti Torino, Fim Cisl Torino, Fismic, Fillea Cgil Torino, Fillea Cgil Piemonte, Filca Cisl Torino, Feneal Uil Piemonte. 

“Sulla Tav la decisione spetta al governo, un Consiglio comunale o un sindaco non hanno il potere di bloccare un’opera”, ricorda la sindaca Chiara Appendino, provando ad allontanare le critiche dal documento con cui la sua maggioranza, lunedì scorso in Consiglio comunale, ha chiesto al governo di fermare i lavori. “La posizione dell’amministrazione comunale di Torino, come quella dei 5 Stelle e la mia personale, è nota - ribadisce -. Ci sono però persone che stanno legittimamente esprimendo un dissenso e un sindaco ha il dovere di ascoltare. Mi farò garante, anche nei confronti del governo”, a cui chiede di concludere in fretta l’analisi costi benefici perché “nel rispetto degli interlocutori serve una decisione”. Una apertura al dialogo, quella della prima cittadina, che non evita la protesta: “La sindaca non può cercare ora di smussare, avrebbe dovuto rinviare la discussione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale”, conclude Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi, mentre le opposizioni l’accusano di ambiguità e l’invitano ad abbandonare i radicalismi della sua maggioranza.

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