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Iren illumina la Lanterna (e getta ombre su Torino)

Genova annuncia l'intenzione di acquistare sul mercato le quote dismesse da Appendino. Diventerà il socio forte del gruppo con il 19%. I vertici aziendali hanno capito l'antifona e nel 2019 su mille assunzioni previste, la metà saranno su territorio ligure

Alla faccia del gentlemen agreement e dei vincoli del patto parasociale sbandierati in aula da Chiara Appendino e dal suo assessore al Bilancio Sergio Rolando. Quel 2,5% di quote di Iren dismesse dal Comune di Torino è pronta a papparsele Genova che così salirebbe al 19 per cento delle azioni della multiutility diventando il vero azionista di riferimento. Il sindaco Marco Bucci, si muove sul mercato per rilevare attraverso la holding Finanziaria Sviluppo Utilities (FSU), e attraverso una nota annuncia di avere dato mandato a Banca Imi per effettuare l’operazione attraverso una procedura di reverse Abb ad un prezzo per azione non superiore 2,16 euro (che incorpora un premio del 7,6% circa rispetto al prezzo ufficiale dell’azione Iren di oggi). Questa iniziativa, si sottolinea, “si inquadra nella volontà di garantire che la proprietà pubblica nel capitale di Iren non muti rispetto alla pregressa situazione, rafforzando altresì ulteriormente la partecipazione nella società ritenuta strategica”. In questo modo, Genova consolida la propria leadership nel capitale della multiutility e sale dal precedente 16,3 per cento a ridosso del 19, mentre dopo il recente collocamento sul mercato Torino è scesa al 13,8 per cento.

E che la testa del gruppo si stia spostando sotto la Lanterna lo dimostrano investimenti e assunzioni che coinvolgeranno la Liguria e il suo capoluogo già a partire dal 2019. “A Genova nei prossimi mesi partiranno i lavori di costruzione del nuovo depuratore di Cornigliano, un investimento di quasi 80 milioni di euro tra depurazione e reti – afferma l’ad Massimiliano Bianco all’incontro Orientati al futuro, organizzato dall’azienda in collaborazione con The European House Ambrosetti. Poi precisa -: come singolo investimento sarà il più importante dei prossimi cinque anni”. Il nuovo depuratore servirà l’area occidentale della città, circa 250mila abitanti ed entrerà in servizio a pieno regime nel 2021.

Non è tutto. “Per rafforzare le competenze abbiamo in previsione quasi mille assunzioni nei prossimi cinque anni con un forte rafforzamento su Genova e sulla Liguria, dove da qualche mese siamo il principale operatore ambientale di La Spezia - prosegue Bianco -. Saranno circa 500 le assunzioni sul territorio ligure nei prossimi cinque anni, Genova la farà da padrona perché abbiamo importanti attività sul territorio”. “Il piano di assunzioni ci permetterà di garantire un parziale reintegro dei pensionamenti e in aggiunta un sostegno allo sviluppo dell’azienda - aggiunge -. Centinaia di milioni di euro saranno investite per la completa digitalizzazione dei processi, il cuore delle reti è su Genova e qui daremo le occasioni più significative”. Parole confermate pure dal presidente, il torinese Paolo Peveraro, che garantisce anche per il prossimo anno: “Nel 2019 l’azienda confermerà tutte le sponsorizzazioni portate avanti da anni a Genova come quelle al Teatro Carlo Felice, alla Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale e al Teatro Nazionale di Genova. Da uno studio di The European House Ambrosetti sul contributo del gruppo alla creazione di valore per i territori è emerso che in Liguria la società ha investito 293 milioni di euro nel periodo 2013-2017, nel servizio idrico integrato ligure nel solo 2017 sono stati investiti 55,8 milioni di euro lordi, mentre in Liguria le nuove assunzioni sono in crescita (+124%) per un totale di 80 nuovi assunti nel periodo 2013-2017 e più in generale il contributo occupazionale di Iren è di oltre 3 mila posti di lavoro tra effetto diretto, indiretto e indotto a livello regionale.

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