POLITICA & GIUSTIZIA

'Ndrangheta in Val d’Aosta, tra politica e affari

Smantellato un sodalizio finalizzato all'elezione degli associati. Arrestato un consigliere regionale dell'Uv. Indagato anche un noto avvocato penalista torinese. Documentata l'esistenza di un'associazione dedita al narcotraffico

I carabinieri hanno arrestato diverse persone tra Aosta, Torino e San Luca (cittadina del Reggino) durante un’operazione contro “uno scenario di pervasiva infiltrazione nel tessuto economico-imprenditoriale” della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. Tra gli arrestati nel corso del blitz figura anche Marco Sorbara, ex assessore ad Aosta e ora consigliere regionale eletto nelle fila dell’Union Valdotaine. Tra gli indagati dell’inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndragheta in Valle d'Aosta, c'è anche un noto avvocato penalista torinese, Carlo Maria Romeo, comparso come avvocato difensore in quasi tutti i più importanti processi di criminalità organizzata celebrati a Torino. Tra gli arrestati figurano anche Monica Carcea, assessore comunale di Saint-Pierre (Aosta) e Nicola Prettico, consigliere comunale di Aosta.

Il sodalizio 'ndranghetista scoperto dai carabinieri ha interferito nella politica locale, sostenendo le candidature, facendo eleggere nel Consiglio comunale di Aosta uno degli associati, supportando l’azione politica e ricevendo vantaggi dagli eletti. Le indagini hanno anche documentato un chiaro tentativo di “scambio elettorale politico-mafioso” effettuato da Antonio Raso nei confronti di un referente regionale di partito.

L'operazione, denominata “Geenna”, contro il sodalizio 'ndranghetistico in Valle d’Aosta è riconducibile anche alla famiglia Nirta-Scalzone di San Luca (Reggio Calabria) con collegamenti in Piemonte e Calabria. I provvedimenti cautelari sono stati emessi su richiesta della Dda di Torino. Le indagini hanno consentito di ricostruire “uno scenario di pervasiva infiltrazione nel tessuto economico-imprenditoriale” e di documentare l’esistenza di un'associazione finalizzata al narcotraffico di matrice transnazionale tra Spagna e Italia.

In totale sono 16 gli indagati nei confronti dei quali il gip di Torino ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Le accuse sono associazione di tipo mafioso e concorso esterno nella stessa, estorsione tentata e consumata, tentato scambio elettorale politico-mafioso, traffico illecito di droga, detenzione e ricettazione di armi, favoreggiamento personale. Le indagini sono state avviate nel 2014.

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