VERSO IL VOTO

Da +Europa ai benecomunisti: la cinquina di Chiamparino

Si prefigura uno schema a cinque punte per la coalizione di centrosinistra. Della Vedova formalizzerà il sostegno degli ex Radicali la settimana prossima. Oggi Giaccone presenta il Monviso. E a Sinistra la lista dei Progressisti per il Piemonte

Un attacco a cinque punte per Sergio Chiamparino. È questo lo schema che si sta prefigurando nello schieramento di centrosinistra alle prossime regionali. Un ragionevole compromesso tra la suggestione del listone unico, evocata dal governatore, e il Modello Abruzzo caratterizzato da nove liste di cui alla fine solo tre sono riuscite a eleggere un rappresentante in Consiglio. La sintesi pare accontentare tutti, a partire dal Pd, il cui segretario Paolo Furia ha sempre considerato controproducente la moltiplicazione di formazioni che verosimilmente drenano consenso ai dem senza per contro avere garanzie di riuscire a intercettare voti al di fuori del perimetro tradizionale.

E allora ecco il pentagramma su cui il (ri)candidato presidente spera di suonarle a centrodestra e M5s, dimostrando a tutti che non è lui quello suonato. Il Pd ha l’ambizione di costituire il perno della coalizione, con l’obiettivo di non scendere sotto il 20 per cento. Sarà affiancato dai Moderati di Mimmo Portas e dalla lista raffigurante il Monviso capitanata da Mario Giaccone. Sulla fascia destra dovrebbe correre +Europa di Emma Bonino, mentre a coprire l’ala sinistra ci sarà una formazione ampia (il nome potrebbe essere Progressisti per il Piemonte) in grado di mettere insieme gli ex Leu, magari con l’aggiunta di Verdi e Italia in Comune di Federico Pizzarotti. Una curiosità riguardo quest’ultimo: con chiunque si parli, di qualunque lista o partito del centrosinistra, afferma di essere in contatto con il sindaco di Parma e di lavorare a un’alleanza che parrebbe essere dietro l’angolo. Marcia indietro, invece, sulla lista Sì Tav con cui Antonio Ferrentino avrebbe dovuto coinvolgere sindaci e amministratori locali: la posizione riguardo alla Torino-Lione di questo schieramento di fatto è nota e la difficoltà nel trovare candidati sul Piemonte 2 sta inducendo i promotori a desistere.

I referenti di +Europa in Piemonte hanno inoltrato nei giorni scorsi la richiesta ufficiale del simbolo al segretario Benedetto Della Vedova, che mercoledì 27 sarà a Torino e poi probabilmente a Vercelli per sostenere i suoi alle amministrative. Nel capoluogo è prevista una conferenza stampa in cui dovrebbe essere ufficializzato il sostegno a Chiamparino (“cosa al momento ancora non scontata, seppur nelle cose” fanno sapere i Radicali, al solito irrequieti).

Intanto, questa sera Giaccone presenta la sua formazione che nei prossimi giorni dovrebbe trovare un accordo con Demos – Democrazia Solidale – il partito dei cattolici popolari europeisti, nato da una costola di Scelta Civica e capitanato a livello nazionale dal consigliere regionale del Lazio Mario Giro e dall’ex viceministro degli esteri Paolo Ciani. In Piemonte i referenti sono Elena Apollonio, responsabile della cooperazione europea e delle relazioni internazionali della Città Metropolitana di Torino e Piergiacomo Baroni, funzionario dell’Inail di Novara. Tra coloro che collaborano a vario titolo con Giaccone ci sono la collega a Palazzo Lascaris Enrica Baricco, sorella del celebre scrittore che tuttavia non si ripresenterà, l’ex numero uno della Città della Salute Gianpaolo Zanetta, il consigliere a Torino Francesco Tresso e due new entry della società civile: l’architetto paesaggista Elisa Campra e la farmacista Enrica Targhetta. Sale sul Monviso anche l’ex Dc, poi Forza Italia, Udeur e infine Moderati Paolo Chiavarino, il quale tuttavia non dovrebbe essere inserito in lista, ma correre in un comune dell’hinterland. Fuori dalla cinta daziaria del capoluogo è attivissimo nel Cuneese l’assessore alla Montagna Alberto Valmaggia, mentre in ambito sanitario a fornire contatti e appoggi ci sarebbe l’ex ministro Renato Balduzzi. E proprio dal mondo sanitario dovrebbe arrivare uno dei candidati di punta del Piemonte 2, l’ex direttore amministrativo dell’Asl Cuneo 1, poi commissario presso l’azienda sanitaria della Valle d’Aosta Angelo Pescarmona.

Dal Monviso ai Moderati, dove a smentire le voci di un possibile impegno di Silvio Magliano per la civica del candidato governatore di centrodestra, è il diretto interessato: “M’impegnerò in modo convinto con i Moderati” conferma allo Spiffero l’esponente ciellino, nonostante la Compagnia delle opere stia virando verso il centrodestra e tornando tra le braccia di Silvio Berlusconi. Tra i candidati di spicco della squadra di Portas anche la presidente della Circoscrizione VI di Torino Carlotta Salerno e l’assessore uscente a Sport e Personale della Regione Giovanni Maria Ferraris.  

La lista de sinistra, infine, è tra quelle che Chiamparino considera più strategica, per evitare quella frattura che tanto male fece a Piero Fassino nel 2016, quando Giorgio Airaudo coagulò un pezzo di mondo sindacale e dell’associazionismo, riuscendo nell’impresa di portare il Lungo al ballottaggio e poi favorire il successo di Chiara Appendino. L’ala pragmatica di Mdp-Articolo 1, impersonata dal parlamentare Federico Fornaro si salderà con quel che resta di Sinistra Italiana, capitanata in Piemonte dal consigliere uscente Marco Grimaldi. Il coinvolgimento di Ugo Mattei nella vertenza della Regione contro il decreto Sicurezza del Governo è un’altra testimonianza di come quell’area che va dagli ex Ds ai Beni comuni possa essere  della partita, riducendo al massimo lo spazio per chi resta fuori, cioè Rifondazione Comunista e DemA, di Luigi De Magistris. Ancora da definire il futuro, o meglio la Futura (dal nome della rete patrocinata da Laura Boldrini) dell’assessora Monica Cerutti.

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