CARRIERE NOSTRANE

Melina del ministro, Saitta in bilico

A sette mesi dalle dimissioni di Vella è ancora stallo sulla nomina del presidente dell'Aifa, la potente agenzia del farmaco. L'assessore alla Sanità piemontese considerato troppo "politico". La Grillo vuole una terna ed è pronta a scaricarlo

Continua lo stallo sulla presidenza dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, a quasi 7 mesi dall’addio, a fine agosto 2018, di Stefano Vella. Il 20 dicembre scorso la Conferenza delle Regioni, con indicazione unanime, aveva espresso il nome di Antonio Saitta come suo candidato alla presidenza. Ma gennaio e febbraio sono passati senza che sia giunta alla Conferenza delle Regioni alcun tipo di comunicazione ufficiale da parte del ministro della Salute Giulia Grillo sul nome indicato dalle Regioni. Un ritardo che potrebbe anche essere il segnale che i giochi potrebbero essersi riaperti.

La nomina, infatti, deve essere fatta dal ministro: se di prassi il direttore generale viene scelto dal ministero della Salute – come è accaduto anche con il successore di Mario Melazzini, Luca Li Bassi, notizia appresa dalle Regioni solo all’ultimo momento e sulla quale a inizio dello scorso autunno chiesero tempo per esprimere il loro parere –  la presidenza viene indicata dalle stesse Regioni, in una sorta di bilanciamento.

Ebbene, l’intesa su quest’ultima nomina non è ancora arrivata. Non solo, alle Regioni non sarebbe arrivata alcuna comunicazione ufficiale da parte del ministero circa un eventuale mancato gradimento. In passato al ministro titolare della Salute  veniva presentata una terna di nomi fra cui selezionare il presidente, dunque da Lungotevere Ripa potrebbe arrivare la richiesta di indicare una terna, o altri due nomi da affiancare a Saitta. Ma nella ridda di ipotesi sul ritardo delle nomina del presidente c’è anche l’eventualità che sul nome dell’assessore alla Sanità del Piemonte possano esservi perplessità legate al fatto che si tratta di un politico, seppure con un’esperienza amministrativa pluriennale. La sua eventuale presidenza dell’Agenzia regolatoria creerebbe un precedente importante. L’ultimo presidente, Vella, era un tecnico scelto dall’allora ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, all’interno di una rosa di nomi indicati dalle Regioni.

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