ALTA TENSIONE

Minaccia anarchica: "Bloccheremo Torino"

Arriveranno da tutta Italia sabato gli antagonisti per rispondere allo sgombero dell'Asilo. Massima allerta e mobilitazione delle forze delle forze dell'ordine. Ma in Consiglio comunale, tra i Cinquestelle, c'è chi sta dalla loro parte. Alla vigilia "passeggiata" in borgo Aurora

Si sono dati quattro punti di ritrovo gli anarchici che, sabato a Torino, daranno vita alla Grande marcia del ritorno, la manifestazione annunciata da alcune settimane contro lo sgombero dell’Asilo occupato di via Alessandria, dello scorso 7 febbraio, che portò all’arresto di alcuni antagonisti. I manifestanti, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si sono dati appuntamento al Campus Einaudi, in piazza Benefica, a Porta Palazzo e in largo Saluzzo. Da questi quattro punti confluiranno nel luogo – ancora top secret – da cui partiranno in corteo. “Blocchiamo la città – scrivono gli anarchici sui volantini di presentazione dell’iniziativa –. Arriveremo in tanti”. Una minaccia che ha già messo in allerta autorità e forze dell’ordine. Nei giorni scorsi, una ventina di antagonisti, tra cui alcuni nomi noti del mondo anarco-insurrezionalista torinese, si sono intrufolati nell’ex scuola elementare Salvo D’Acquisto di via Tollegno, al civico 83.

L’iniziativa sarà preceduta, domani, da una passeggiata nel quartiere Aurora, dove si trova lo stabile sgomberato nelle scorse settimane. “Metteremo in campo tutte le nostre competenze” ha assicurato nei giorni scorsi il questore di Torino, Francesco Messina, che coordinerà l’imponente servizio di sicurezza allo studio in queste ore.

E intanto, mentre il capoluogo piemontese è sotto attacco di una minoranza che minaccia una sorta di assedio, la sindaca Chiara Appendino continua quotidianamente nella fatica di doversi confrontare con una frangia della propria maggioranza che fiancheggia e talvolta solidarizza con centri sociali e anarchici. Basti pensare che, quando è stato sgomberato l’Asilo, le maggiori critiche alla prima cittadina (formalmente per le modalità e i toni con cui lo aveva annunciato sui social) arrivarono proprio da una parte del gruppo pentastellato. La stessa parte che disertò il sit-in di solidarietà alla prima cittadina, dopo le minacce subite da lei e dalla sua famiglia da un gruppo di anarchici che sono arrivati a manifestare fin sotto casa sua, esponendo la testa mozzata di un manichino. Una situazione che sta generando più di un malumore all'interno del gruppo pentastellato, soprattutto dopo la notizia che alcuni consiglieri sarebbero pronti a sfilare con gli anarchici.

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