VERSO IL VOTO

Cirio diserta la piazza Sì Tav

Il candidato governatore del centrodestra: "Da sempre favorevole all'opera ma non tiro la volata a Chiamparino". Forza Italia lascia libertà di partecipazione ma senza bandiere e adesioni ufficiali. Una scelta per non indispettire la Lega. Il madaMino sarà presente

No alla manifestazione Sì Tav. Il centrodestra non ci sta a “tirare la volata a Sergio Chiamparino” e come prima mossa da candidato a governatore del Piemonte, Alberto Cirio annuncia la sua assenza in piazza sabato. “La Torino-Lione è un’opera fondamentale e va fatta. Siamo stati i primi a sostenere una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani in visita ai cantieri” spiega Cirio in una nota congiunta con il coordinatore regionale di Forza Italia Paolo Zangrillo, fratello del medico personale del Cav. “Abbiamo appoggiato gli eventi organizzati fino ad oggi e rispettiamo tutte le persone che scenderanno in piazza sabato, comprendendo anche la scelta dei colleghi che sceglieranno di farlo a titolo personale. Siamo dispiaciuti però che una giusta rivendicazione possa essere oggetto di strumentalizzazione”. Il candidato presidente non ha dubbi sul senso della manifestazione: “Allo stato attuale e a due mesi dalle elezioni, di questo si tratta: una strumentalizzazione politica che divide il Piemonte invece di unirlo. Per questa ragione noi non saremo in piazza.  I bandi sono partiti, la procedura è in corso e noi continueremo a vigilare. Al contrario, se c’è una cosa di cui i torinesi e i piemontesi dovrebbero stupirsi è che il presidente Chiamparino, che del Sì Tav ha fatto la sua bandiera elettorale, abbia aperto le proprie liste ad esponenti dichiaratamente contrari all’opera”.

Una presa di posizione, quella assunta ufficialmente in queste ore dall’europarlamentare di Forza Italia, che era nell’aria anche alla luce di quella assai più netta e presa da giorni in casa leghista: “Andare a manifestare dopo che sono partiti i bandi sarebbe solo portare acqua al mulino di Chiamparino e del centrosinistra” aveva tagliato corto il segretario regionale del Carroccio, Riccardo Molinari, sancendo di fatto che nessun leghista avrebbe partecipato alla manifestazione organizzata dalle madamine e alla quale hanno aderito le associazioni già presenti ai precedenti sit-in a favore della Torino-Lione.

Forza Italia, dal canto suo, nelle scorse ore aveva lasciato una certa quale libertà ai suoi esponenti, mettendo tuttavia rigidi paletti alla esibizione di simboli e bandiere. “Si tratta del terzo appuntamento pianificato dalla società civile, quest’ultimo a valle dei tentennamenti espressi di recente dalla compagine governativa sull’avanzamento dell’opera” ha scritto il coordinatore regionale Zangrillo, in una lettera ai dirigenti azzurri dove spiega di aver “raccolto un consenso diffuso sull’opportunità di ribadire la nostra presenza alla manifestazione con le stesse modalità e spirito dei precedenti appuntamenti”. Ovvero senza bandiere. Infatti, come scrive ancora Zangrillo ai suoi: “Forza Italia non sarà presente con i simboli di partito, con la decisa volontà di confermare lo spirito civico dell’evento ed evitare di accodarci ad imbarazzanti tentativi di strumentalizzazioni in chiave elettorale”, mentre “ciascuno di noi è quindi libero di partecipare come cittadino consapevole ed impegnato a difendere le ragioni di una giusta causa”.

Una partecipazione che di fronte all’annunciata assenza del candidato alla presidenza della Regione, a questo punto, potrebbe ridursi rispetto ai propositi iniziali. Quell’immagine di una piazza che per Forza Italia e, ancor più per la Lega, rischia di avere come protagonista il loro avversario, in sovrappiù trasmettendo il messaggio di un’incertezza sul prosieguo dell’opera, appare cosa da evitare.

Non lo farà, invece, un forzista che proprio per il suo atteggiamento sulla vicenda della Torino-Lione è finito sempre più ai margini e forse già fuori dall’alleanza elettorale di centrodestra: Mino Giachino in piazza, lui, ci sarà. Nonostante l’esibito link con Matteo Salvini e la rassicurazioni ricevute dal leader leghista, l’ex sottosegretario ai Trasporti ai tempi di Berlusconi a Palazzo Chigi, il madaMino sarà ancora una volta con le madamin. Mentre la partecipazione della sua lista sembra ormai fuori dalla coalizione. E se qualche dubbio poteva ancora aleggiare, l’essere in piazza sabato per il madaMino potrebbe pregiudicare la presenza nella coalizione. Ma chissà.

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