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Juve, c’è poco da stare Allegri

Il club annuncia il divorzio dall'allenatore dopo cinque anni e altrettanti scudetti conquistati. Il titolo vola in Borsa. Ora è caccia al successore: Guardiola si tira fuori, Inzaghi in pole

È divorzio tra la Juventus e Massimiliano Allegri. Dopo cinque anni, altrettanti scudetti e undici trofei in totale, l’allenatore non siederà sulla panchina della Juve nella prossima stagione. Lo rende noto il club bianconero dopo un lungo confronto tra il tecnico e i massimi dirigenti della società bianconera, che sembrava destinato a proseguire anche oggi. A sorpresa, invece, l’addio al termine dell’allenamento dei bianconeri alla Continassa. Le ragioni dell’addio al tecnico, che aveva ancora un anno di contratto, saranno illustrate domani dallo stesso Allegri e dal presidente Andrea Agnelli in una conferenza stampa congiunta. Tanti i nomi che circolano in queste ore sul possibile successore: da Guardiola a Sarri, da Simone Inzaghi a Deshamps. Sembra tramontata invece l'ipotesi di un clamoroso ritorno di Antonio Conte dopo il niet del presidente Agnelli. “Quante volte devo dirlo? Non ho intenzione di trasferirmi a Torino, in Italia. Sono soddisfatto di lavorare con questo club, con le persone qui”: Pep Guardiola allontana così le voci che lo avvicinano alla Juventus. 

Intanto, a Piazza Affari, il titolo della Juventus vola a +1,8%, miglior blue chip in Borsa e in controtendenza rispetto all’andamento negativo del listino. Il titolo era comunque già ben intonato in avvio di seduta. Su Allegri ha pesato l'ennesimo tonfo in Champions, sogno ormai diventato incubo per i tifosi bianconeri.

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