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Amag, nuovo ad targato Forza Italia

Completato lo spoil system al vertice della multiutility alessandrina. Al Pd Bressan succede Ferrari, numero uno degli artigiani e vicepresidente della Camera di Commercio, vicino al deputato azzurro Berutti

Spoil system completato la vertice della multiutility alessandrina Amag. Dopo la riconferma nel ruolo di presidente (poltrona spettante alla Lega) di Paolo Arrobbio, oggi è rotolata la testa dell’amministratore delegato Mauro Bressan la cui nomina risaliva al periodo in cui il Comune, che detiene quasi la totalità delle quote, era governato dal centrosinistra e l’allora sindaco Pd Rita Rossa aveva affidato la governance del gruppo a Bressan, con presidente Stefano De Capitani, ex direttore del Csi e uomo di Piero Fassino in Anci.

Al posto del manager di area piddina – a favore del quale sono state segnalate ardite e un po’ scomposte manovre dell’onnipresente consigliere di amministrazione della Fondazione CrAl, nonché politico di lunghissimo corso, Agostino Gatti – arriva l’attuale presidente provinciale di Confartigianato Adelio Ferrari. Vicepresidente della Camera di Commercio (carica da cui ha annunciato le dimissioni), Ferrari va ad occupare nel Gruppo Amag quella posizione che il Cencelli del centrodestra, dopo la vittoria alle comunali del 2016, ha assegnato a Forza Italia.

Tanto che quella poltrone parrebbe essere finita nei mesi scorsi sotto lo sguardo interessato dell’evegreen Ugo Cavallera. L’ex assessore regionale avrebbe, tuttavia, trovato la strada sbarrata dall’anagrafe, avendo ampiamente raggiunto l’età della pensione. A quel punto una parte dei berluscones mandrogni aveva ipotizzato un’inversione dei ruoli puntando alla presidenza, peraltro prontamente rispedita al mittente dalla Lega. E non è un caso che l’indicazione e la successiva nomina di Ferrari venga ricondotta in particolare al senatore di Tortona (città del neo-amministratore delegato) Massimo Berutti, non proprio quel che si dice un Cavallera boy.

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