PARTECIPATE

A volo D'Angelo su Gtt

Dopo essere stato per tre anni l'assessore ombra del Comune di Torino, il pupillo di Foti lascia Palazzo Civico e torna alla base dove ha ottenuto un un importante scatto di carriera. E non è l'unico

Gli spifferi di Palazzo Civico lo hanno sempre indicato come il vero artefice della designazione di Giovanni Foti al vertice di Gtt, l’azienda pubblica dei Trasporti controllata dal Comune di Torino. A un anno di distanza da quell’operazione, Paolo D’Angelo pare aver ottenuto il giusto riconoscimento per tanta abnegazione. Dopo aver affiancato l’assessora “grillina” Maria Lapietra sin dal suo insediamento, l’abile funzionario di corso Turati è rientrato alla base, ottenendo anche una promozione sul campo. Nell’ultimo ordine di servizio diramato dall’amministratore delegato, infatti, D’Angelo compare nella tolda di comando, alla guida del settore Sistemi informativi e Tecnologie per la mobilità, al momento condivisa con lo stesso Foti. Un bel balzo in avanti che lo ha convinto a lasciare il suo incarico presso l’assessorato, dove i rapporti con Lapietra si sarebbero negli ultimi tempi un po’ sfilacciati.  

Il legame tra Foti e l’ormai ex assessore ombra del Comune, invece, resta solidissimo. I due avevano lavorato fianco a fianco negli anni in cui l’attuale ad, prima di partire per Messina, gestiva la controllata 5T in cui D’Angelo era responsabile dei progetti. Nel 2014 Foti viene spedito nella città dello stretto per provare a rimettere in piedi la moribonda Atm nell’ambito di una partnership con Gtt, due anni più tardi D’Angelo ottiene il distacco per affiancare Lapietra, appena insediata dopo il successo elettorale di Chiara Appendino. Le loro strade si sono separate solo per qualche anno, il tempo di silurare Walter Ceresa da presidente di Gtt e iniziare una lunga opera di moral suasion per riportare a casa Foti dopo l’esilio siciliano. Nonostante fosse riconosciuta la sua vicinanza al centrosinistra e in particolare l’amicizia con l’ex assessore di Piero Fassino, Claudio Lubatti, D’Angelo riesce a convincere sia Lapietra sia la sindaca Chiara Appendino che Foti è la persona giusta e così nell’agosto scorso la nomina viene ufficializzata, assieme a quella del presidente Paolo Golzio.   

La promozione di D’Angelo non è l’unica modifica dell’organigramma aziendale in cui, tra un aggiustamento e l’altro, c’è chi intravvede pure qualche piccola “vendetta personale”. Foti, infatti, con l’ausilio di Umberto Perna, ex consigliere provinciale del Pd vicino a Lubatti, ora a capo della divisione Affari Generali, Rapporti istituzionali e Partecipate, avrebbe, secondo fonti interne, gratificato chi si è subito adeguato al nuovo corso. Alcuni esempi? La promozione di Giovanni Eandi a responsabile d’esercizio in Metropolitana, mentre Gennaro Calidonna, discepolo di Perna, da semplice impiegato al deposito Nizza diventa responsabile di gestione al Gerbido.

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