Cinema: in centinaia a funerali Paolo Tenna 

Centinaia di persone hanno dato l'ultimo saluto nella chiesa di San Massimo, a Torino, a Paolo Tenna, l'imprenditore torinese nel settore cinema, morto il 30 maggio a Roma cadendo dalla finestra della sua stanza d'albergo. In prima fila anche la sindaca Chiara Appendino, con la fascia, in rappresentanza della città. Nella sua omelia don Franco Manzo, amico di famiglia, ha ricordato l'energia, la generosità, il senso di appartenenza alla comunità di Paolo Tenna. "Ricordo i suoi anni da boy scout - ha detto il parroco - forse ha preso da quell'esperienza quel grande amore per la vita, la famiglia, per tutte le persone e per il lavoro per cui aveva una vera passione". Nel corso della lunga e commossa messa cantata, hanno preso la parola parenti e amici, tra cui la figlia Maria Sole di 9 anni, i fratelli, gli attori Ricky Tognazzi e Simona Izzo, il regista Emanuele Caruso, il presidente di Film Commission Torino Piemonte, Paolo Damilano, Michele Coppola di Intesa Sanpaolo. Sia don Franco, sia i fratelli, sia i tanti operatori del mondo del cinema intervenuti al funerale, hanno sottolineato la passione per il lavoro di Paolo Tenna, la sua attitudine alla comunicazione, la sua voglia di ascoltare e aiutare i progetti cinematografici e artistici di tutti, dai più giovani e sconosciuti registi ai più noti come Ricky Tognazzi e Simona Izzo, amici ventennali con i quali Tenna aveva anche creato un'agenzia, la Top Time, vincitrice di numerosi premi e leader nel product placement. "La sua morte è una grave perdita per il Piemonte e per tutto il cinema nazionale, Paolo sapeva ascoltare e aiutare chiunque avesse un progetto interessante di cinema, anche uno alle prime armi come ero io che gli devo tutto, riusciva a convincere chiunque a girare un film in Piemonte, che per lui era la terra più bella del mondo", ha detto il regista Emanuele Caruso. "Era un amico sincero, che sapeva stare vicino agli amici anche e soprattutto quando si trovavano in difficoltà come fece con me anni fa - ha ricordato Michele Coppola, di Intesa Sanpaolo - era un motivatore, una macchina da lavoro, un compagno affettuoso, un lavoratore che sapeva fare tesoro anche delle sconfitte per lanciarsi in nuovi progetti". Simona Izzo ha ricordato episodi della loro vita lavorativa tra cui una scena del suo film 'Tulle le donne della mia vita' rivisto in tv tre giorni fa, nella quale, ad una grande tavola di amici c'erano anche Paolo Tenna e la moglie Vanessa. "Tenna - ha aggiunto Caruso - aveva fatto suo il pensiero di Hemingway secondo il quale farsi portatore di allegria tra gli amici è come allungare loro la vita. Con noi tutti lui ha fatto proprio questo". 

print_icon