SACRO & PROFANO

Nosiglia prorogato per due anni

Il Papa concede di proseguire il mandato alla guida della Diocesi di Torino. Non c’era accordo sul nome del successore all’interno della Conferenza Episcopale del Piemonte

Monsignor Cesare Nosiglia prosegue per altri due anni il suo mandato di arcivescovo di Torino. A rendere nota la decisione di Papa Francesco è lo stesso prelato. “La Congregazione per i Vescovi, tramite la Nunziatura Apostolica in Italia, mi informa che il Santo Padre Francesco ha disposto che io possa continuare il mio mandato come Arcivescovo Metropolita di Torino per altri due anni - afferma -. Ho accolto la decisione del Papa confidando nel Suo sostegno spirituale e pastorale e in quello dei sacerdoti, dei diaconi, delle religiose, religiosi e laici della Diocesi. Ringrazio sentitamente il Santo Padre per la fiducia accordatami e chiedo la preghiera di tutti per continuare a svolgere il mio ministero con impegno e generosità”.

La decisione di concedere a Nosiglia un altro biennio, dopo il compimento dei 75 anni il prossimo 5 ottobre, quando secondo la norma canonica i vescovi devono presentare le dimissioni, è dovuta alla difficoltà registrata in seno alla Conferenza Episcopale del Piemonte di comporre la rosa di successori da presentare alla Nunziatura apostolica in Italia retta dallo svizzero Emil Paul Tscherrig. Ai tre dati fino a qualche giorno fa "papabili" - Marco Bunetti, vescovo di Alba, Egidio Miragoli, di Mondovì, e il vescovo di Vercelli, Marco Arnolfo - la componente progressista aveva fatto pressioni per inserire la candidatura di padre Vittorio Francesco Viola, vescovo di Tortona, francescano. Preso atto di questo stallo, complice anche alcuni problemi relativi alla riorganizzazione interna ai principali uffici in Vaticano, Bergoglio ha consentito a Nosiglia la proroga, come è successo per il cardinale Angelo Bagnasco a Genova, confermato per due anni, ma non è accaduto per un altro porporato, Angelo Scola che ha lasciato la guida della chiesa ambrosiana al suo vicario Mario Angelo Delpini.

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