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Due mesi per saldare le fatture

I Comuni piemontesi pagano in media 35 giorni oltre i termini di legge. Cuneo è la provincia più virtuosa, Asti e Alessandria in fondo alla classifica. Il rapporto di Confartigianato. De Santis: "Così le piccole imprese sono tagliate fuori"

I Comuni del Piemonte saldano le fatture alle imprese e ai professionisti, con una media di 35 giorni, fuori dai termini di legge dei 30 giorni. Nel quarto trimestre 2018, le amministrazioni locali piemontesi hanno pagato parcelle per oltre 475milioni di euro; solo 664 Comuni su 1190 (quelli di cui si può monitorare l’operato), hanno regolato tutto entro i termini di Legge dei 30 giorni, 429 lo hanno fatto entro i 60, e  97 sono andati oltre i due mesi. È quantoemerge dal rapporto elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese sui dati del Ministero dell’Economia.

“È necessario impegnarsi affinché ci sia la chiusura dei pagamenti entro i 30 giorni – commenta Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino – come è previsto dalla legge. Le nostre imprese artigiane non possono permettersi il lusso di attendere il saldo delle fatture oltre il dovuto anche perché a loro volta sono tenute a rispettare il calendario dei vari pagamenti e contributi che devono versare allo Stato. Abbiamo tanti esempi virtuosi di Comuni che saldano tutto con largo anticipo: quindi si può fare”. 

Dall’analisi regionale emerge come paghino entro il limite di legge, mediamente, solo il Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta (25 giorni), Friuli-Venezia Giulia (26 giorni), Sardegna (28 giorni) e Veneto (30 giorni). All’opposto i maggiori ritardi nei pagamenti si osservano per Calabria con 49 giorni, Umbria con 47 giorni, Molise e Marche, entrambi con 45 giorni, e Sicilia e Campania con 44 giorni. 

Tra le province, sempre a livello nazionale, solo in un quarto di queste si registrano tempi medi di pagamento dei Comuni entro il limite di legge: le più virtuose sono la Provincia Autonoma di Bolzano con 19 giorni, Sondrio e Trieste, entrambe con 21 giorni, Sassari (84 milioni di euro) con 22 giorni, Bergamo con 24 giorni ed infine Verona e Valle d’Aosta, entrambe con 25 giorni.

Nel IV trimestre del 2018 (ultimo dato disponibile) le province del Piemonte: Cuneo ha pagato 77milioni in 29 giorni, Novara 44 milioni in 29 giorni, Vercelli 24 milioni in 32 giorni, Torino 220 milioni in 34 giorni, Biella 17 milioni in 37 giorni, Vco 27 milioni in 37 giorni, Alessandria  41 milioni in 46 giorni e infine Asti 21 milioni in 51 giorni.

“Purtroppo ancora tante piccole imprese, troppe, rinunciamo a partecipare ai bandi pubblici per paura dei tempi di pagamento e dei contenziosi – precisa De Santis –. Non dimentichiamoci che i ritardi dei pagamenti costringono le aziende a rivolgersi sempre al mercato del credito. Per noi la soluzione migliore all’annosa questione dei pagamenti rimane sempre la compensazione debiti-crediti secca e diretta”.

A livello nazionale, infatti, in un anno, i versamenti allo Stato dalle imprese fornitrici utilizzabili per la compensazione ammontano a 28,4 miliardi di euro, importo che rappresenta oltre la metà (53,5%) dei 53 miliardi di euro di debiti delle amministrazioni e il loro utilizzo consentirebbe di azzerare il gap relativo al rapporto tra debito commerciale e pil esistente tra Italia e Unione europea.

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