POLITICA & GIUSTIZIA

Falso e abuso d'ufficio, Appendino chiede il rito abbreviato

A processo per il caso Ream: un debito di 5 milioni non iscritto nel bilancio della Città per la vicenda dell'area ex Westinghouse. "Una scelta nell'interesse della città"

“Questa mattina all’udienza per il processo Ream chiederò il giudizio abbreviato”. Ad annunciarlo il sindaco di Torino, Chiara Appendino, che aggiunge: “Sono, infatti, fermamente convinta di avere sempre operato nell’interesse della collettività e della Città. Penso che questa mia scelta, garantendo una più rapida definizione del processo, vada nell’interesse anche della Città che rappresento”. La vicenda riguarda il debito da 5 milioni di euro non iscritto a bilancio per la riqualificazione dell’ex area Westinghouse. La sindaca è accusata di falso in atto pubblico e abuso di ufficio insieme all’assessore al Bilancio Sergio Rolando, al dirigente del Comune di Torino Paolo Lubbia e all’ex capo di gabinetto del sindaco Paolo Giordana. Secondo il pm Marco Gianoglio, che coordina l’inchiesta, il Comune avrebbe omesso di inserire nel bilancio 2017 i 5 milioni versati come caparra dalla società Ream, che durante la precedente amministrazione comunale si era interessata alla riqualificazione dell’ex area Westinghouse, il cui progetto è stato poi assegnato al gruppo Esselunga.

L’udienza preliminare è stata aggiornata al 6 febbraio. Secondo quanto è trapelato stamani a Palazzo di Giustizia oltre ad Appendino hanno chiesto il giudizio abbreviato anche l’assessore Rolando e l’ex capo di gabinetto Giordana. Procederà invece con il rito ordinario il dirigente comunale Lubbia: “Il mio assistito – spiega il suo difensore, l’avvocato Lorenzo Imperato – è un tecnico e ci tiene che sia fatta piena chiarezza sulla sua integrità e sulla sua correttezza. Non ha quindi timore di affrontare un eventuale processo in aula e di confrontarsi con i testimoni”.

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