I Boni propositi dei Radicali
Chiuso a Torino il XVIII Congresso, che ha eletto presidente uno degli storici attivisti dell'Aglietta. Iervolino segretario. Ora l'obiettivo è incrementare le entrate e rilanciare il progetto di Più Europa
Continuerà a esserci un torinese alla testa dei Radicali italiani dopo il passo indietro, ampiamente annunciato, della segretaria uscente Silvja Manzi e l’elezione alla presidenza di Igor Boni, 51 anni, militante radicale da prima di diventare maggiorenne, esperto di tematiche ambientali e amministratore unico dell’Istituto regionale per le piante da legno e l’ambiente. Oltre a lui, il 18° Congresso dei Radicali italiani, di scena all’Hotel Fortino di Torino, ha eletto Massimiliano Iervolino segretario e Giulia Crivellini tesoriere.
Tra le principali urgenze indicate dall’assise c’è la necessità di rimettere in sesto i conti, raddoppiando le entrate da donazioni e contributi per raggiungere la quota obiettivo di 400mila euro. Attualmente sono solo 750 gli iscritti, troppo pochi per rendere sostenibile una struttura che per quanto snella deve riuscire a fare politica in una dimensione nazionale: per ora a tenere in piedi la baracca ci ha pensato Emma Bonino che pare versi 6mila euro al mese per pagare la sede e le spese vive. Proprio la Bonino ha rilanciato una delle battaglie storiche dei Radicali, quella sull’antiproibizionismo, invitando tutti a un’azione stupefacente di disobbedienza civile, piantando cinque piante di marijuana sui balconi.
Tra i presenti all’hotel Fortino, il numero uno di Più Europa Benedetto Della Vedova con cui si è concordato di andare avanti con il progetto di un soggetto politico liberale e laico. Ha dato forfait all’ultimo, invece, Carlo Calenda. I Radicali Italiani hanno inoltre stabilito l’inizio di un percorso che li porterà a iscriversi al registro dei partiti (uno dei primi punti è eliminare dallo Statuto l’imposizione a non candidarsi alle elezioni, voluta da Marco Pannella) così da poter accedere anche al finanziamento attraverso il 2x1000.
