LE REGOLE DEL GIOCO

Le ragioni dell'Autonomia regionale

Confronto promosso dalla Fondazione Magna Carta. Chiamparino spiegherà il parto della proposta piemontese, mentre il leghista Allasia illustrerà l'accelerazione imposta nella nuova legislatura. Interverranno anche i parlamentari Porchietto e Carabetta

Stando alle previsioni della maggioranza di centrodestra, entro fine anno il Consiglio regionale del Piemonte approverà la delibera sull’autonomia, “rafforzando” quella ereditata dalla precedente legislatura. Al momento se ne occuperà la prima commissione, dato che quella ad hoc sull’Autonomia, annunciata come primo atto all’insediamento dal presidente del consiglio Stefano Allasiadeve ancora essere costituita. Si prospetta quindi una maratona a ritmi serrati per inserire il Piemonte nella legge quadro annunciata dal nuovo ministro Francesco Boccia.

Il tema dell'autonomia, quindi, è quanto mai attuale: tanti i settori, le materie e le funzioni per cui si chiedono maggiori competenze. Non ultima quella relativa all’assetto idrogeologico del territorio, come ha ricordato recentemente, in occasione della commemorazione a Palazzo Lascaris delle 70 vittime dell’alluvione del 1994, il governatore Alberto Cirio: una maggior autonomia anche nella valutazione dei danni, a suo dire aiuterebbe in tempestività e giustizia.

E proprio di autonomie regionali si discuterà domani pomeriggio alle 17,30, al convegno promosso dal presidente di Magna Carta Nord Ovest Stefano Rigon presso l’Hotel NH Torino Centro (Corso Vittorio Emanuele II, 104). Dopo le due relazioni introduttive assegnate a Fabrizio Fracchia, professore di diritto amministrativo alla Bocconi, e Ennio Castiglioni, direttore generale dell’assessorato a Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, che sostituirà il titolare Stefano Bruno Galli, considerato l’ideologo del modello lombardo. Nella seconda sessione la parola passa ai politici, quelli chiamati a tradurre in concreto le istanze dell’autonomia. A confronto si troveranno dunque l’ex governatore Sergio Chiamparino, il presidente in pectore della Commissione piemontese, il leghista Riccardo Lanzo, la parlamentare di Forza Italia, già assessore al lavoro nella giunta Cirio, Claudia Porchietto, e il deputato M5s Luca Carabetta. A tirare le fila il presidente del Consiglio regionale Allasia.

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