FIANCO DESTR

La "bestiolina" leghista irrita i berluscones

Nervi tesi nel centrodestra. Come l'apparato social guidato da Morisi, anche la propaganda del Carroccio piemontese tende a sconfinare in aree (politiche) altrui. Così in Forza Italia monta il malcontento

La bestiolina della Lega piemontese - replica in sedicesimo del micidiale apparato mediatico di Matteo Salvini governato da Luca Morisi e presente su ogni social, la Bestia appunto – risulta sempre più fastidiosa e invadente agli occhi intrisi di irritazione dei berluscones.

Non è quella che traspare apertamente da Forza Italia solo invidia per come l’alleato mostri la sua supremazia anche sul web. C’è di più: la bestiolina nei rumors crescenti tra gli azzurri dentro e fuori Palazzo Lascaris assomiglia sempre più a un cuculo: pennuto che non solo fa covare le sue uova agli altri volatili, ma è lesto come nessun altro a rubare fin da pulcino il cibo dal becco di chi se l’era andato a cercare. E che, dietro alla versione “distorta” di alcuni risultati raggiunti – non molti, in verità – nei sei mesi di governo della Regione, si stagli la dirigenza del Carroccio salviniano con truppe telematiche al seguito non è cosa che venga nascosta, tantomeno sminuita, nello sfogatoio – pure quello telematico – dei forzisti.

Nelle chat più o meno riservate in questi giorni il mantra è quello: “Si vendono come loro (i leghisti) provvedimenti e proposte altrui”. E giù con esempi a conferma: la battaglia di Forza Italia per l’abolizione del bollo auto “è diventata una vittoria della Lega e del suo consigliere regionale Andrea Cane”, i contributi alle pro loco “storico cavallo di battaglia del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia” (e dello stesso governatore Alberto Cirio che non si perde né una festa, né un taglio di nastro), non per incanto ma per velocità e presenza in rete e dovunque serva “si tramuta in un successo per Fabio Carosso”, anch’egli vicepresidente, ma della Giunta. Cercano sponda perfino dall’altra parte, gli azzurri quando ricordano a loro stessi che i tre milioni chiesti e ottenuti dal Pd per il dissesto idrogeologico “sono diventati obiettivo raggiunto dall’ennesimo leghista, Andrea Cerutti”.

Malmostosi e già stufi, dopo appena pochi mesi, di questa esuberanza leghista che esonda nella propaganda sconvolgendo la geografia politica delle aree di pertinenza e soprattutto di consenso, i forzisti si limitano, tuttavia, al mugugno magari senza alzare troppo la voce per non irritare l’azionista di maggioranza. Lui la Bestia, più piccola ma aggressiva e rapida al pari della capostipite, ce l’ha. Agli azzurri non resta che andarci, in bestia.   

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