RITOCCHINO

Coldiretti: "Un'altra velocità per l'Agricoltura" (e silura l'assessore)

La potente organizzazione sfila sotto le finestre di Cirio. In ballo c'è la gestione dei fondi europei e la guida del settore in Regione. Protopapa in bilico, si scalda Carosso

Coldiretti in piazza mercoledì 11 dicembre, a Torino, per “chiedere alla Regione un’altra velocità per l’agricoltura piemontese”. Un messaggio inequivocabile, quello che la potente organizzazione indirizza all’inquilino di piazza Castello, Alberto Cirio, sotto le cui finestre si concluderà il corteo che da piazza Vittorio attraversando via Po vedrà sfilare migliaia di contadini e produttori.

In ballo c’è la grossa partita della programmazione dei fondi europei per l’agricoltura, cui si incomincerà a lavorare tra sei mesi. Partita nella quale la Regione e, soprattutto l’assessore titolare della materia, svolgono un ruolo centrale. Non è un mistero, infatti, che Coldiretti vedrebbe di buon occhio un cambio alla guida del settore. L’attuale assessore, il leghista Marco Protopapa, ha non poco irritato l’organizzazione capitanata in Piemonte da Roberto Moncalvo con la nomina nel suo staff di due esponenti di associazioni “concorrenti”: Valter Parodi di Confagricoltura e Carlo Ricagni della Cia. Uno “sgarbo” verso il principale sindacato di categoria che, dopo aver pubblicamente biasimato le scelte, ha fatto arrivare al governatore un preciso segnale: sostituire l’assessore. Un messaggio che non avrebbe trovato per nulla disattenti presidente e ampi settori del centrodestra, anche sul possibile rimpiazzo: il vicepresidente Fabio Carosso che cederebbe, si dice molto volentieri, al collega le sue attuali deleghe a urbanistica ed Enti locali per assumere la responsabilità dell’Agricoltura.